Pagine Romaniste
·22. Februar 2025
Aggressione agli steward durante Roma-Porto: fermati 6 ultrà portoghesi
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·22. Februar 2025
Il Messaggero (M. Roberti) – Calci e pugni agli steward e lancio di monete contro i tifosi avversari all’interno dello Stadio Olimpico. Per questo sono stati arrestati giovedì sei tifosi del Porto che ieri sono stati processati per direttissima a piazzale Clodio. Tutti gli arresti sono stati convalidati, senza però l’applicazione di misure cautelari. I responsabili sono quindi a piede libero fino al processo. Gli scontri si sono verificati durante la sfida tra Roma e Porto, valida per i sedicesimi di finale di Europa League. La situazione sarebbe degenerata dopo il raddoppio dei giallorossi, quando alcuni ultrà portoghesi hanno provato ad avvicinarsi alle vetrate che dividono il settore ospiti dalla tribuna Monte Mario. Quindi alcuni addetti alla sicurezza hanno formato un cordone di protezione.
Come si legge nel capo di imputazione, i sostenitori della squadra portoghese “approfittando della superiorità numerica facevano arretrare gli steward” per poi colpirne alcuni con calci e pugni. Gli scontri sono terminati grazie all’intervento degli agenti del commissariato Prati. Alla fine del match, durante il deflusso dei supporter, la polizia ha individuato i facinorosi. Sono tutti uomini tra i 39 e i 18 anni, i più piccoli frequentano ancora il liceo o l’università. Uno di loro in aula ha ammesso di aver agito solo per difendere i suoi amici, mentre un altro di aver avuto quei comportamenti violenti perché aveva bevuto un po’ troppo.
La pm Cristiana Correra aveva chiesto la convalida dell’arresto con il divieto di dimora nella capitale ma il giudice Emilia Conforti non ha applicato loro nessuna misura cautelare, pur convalidando l’arresto. Ora il processo: l’avvocato Gianluca Marinelli, che difende gli imputati, non ha voluto immediatamente chiedere il rito abbreviato per poter visionare un video degli scontri che circola anche in rete e ricostruire le esatte responsabilità di ognuno dei fermati.
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