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·7. Februar 2025

Bper entra nel risiko bancario: ops da 4,3 miliardi sulla Popolare di Sondrio

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Bper ha lanciato un’offerta pubblica di scambio totalitaria sulla Banca Popolare di Sondrio. L’offerta valuta le azioni della banca valtellinese 9,527 euro l’una, con un premio del 6,6% sulle chiusure di Borsa per una valorizzazione del capitale della banca di 4,32 miliardi di euro. Per ogni azione i soci della Popolare di Sondrio riceveranno 1,45 titoli di Bper di nuova emissione.

L’offerta è subordinata al raggiungimento di almeno il 50% del capitale più un’azione, ma Bper, che è fra gli sponsor di questa stagione dell’Inter, si riserva di accettare anche una quota superiore al 35%, che «tenendo conto della conformazione dell’azionariato» della Sondrio, molto frammentato, «consentirà a Bper di esercitare un’influenza dominante» sulla banca. L’istituto modenese punta al delisting, che si impegna a realizzare nel caso arrivasse a detenere più del 90% del capitale dalla Bps.


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L’operazione, che non è stata concordata con la Sondrio, istituto storicamente geloso della sua autonomia, unirebbe due banche che hanno molti punti di contatto. Non solo perché condividono le fabbriche prodotto nell’asset management (Arca Fondi Sgr), nel leasing (Alba Leasing) e nella bancassicurazione (Arca Vita e Arca Assicurazioni). Ma anche perché hanno in Unipol l’azionista di riferimento di entrambe, con oltre il 19% del capitale, nonché il soggetto che ha indicato quasi la metà del cda della Bper, inclusi il presidente e l’amministratore delegato.

Appare dunque probabile che la compagnia bolognese possa sostenere l’operazione, conferendo la sua quota e contribuendo a sottrarre Sondrio – di cui nel passato si era vociferato di un interesse di Unicredit – agli appetiti di eventuali predatori.

«Questa operazione basata su logiche industriali rappresenta un’opportunità unica di creare un gruppo bancario leader in Italia, con due banche complementari che hanno modelli di business coerenti e che condividono gli stessi valori. Il nuovo gruppo beneficerà di una scala significativa in termini di clientela, presenza geografica e sinergie, che consentirà di creare ulteriore valore per gli stakeholder di entrambi gli istituti», ha dichiarato l’ad di Bper, Gianni Franco Papa.

Bper e la Sondrio daranno vita a «un gruppo bancario più solido e forte con un’ offerta di prodotti e servizi più ampia a beneficio della clientela anche grazie a significativi investimenti It e digitale e con un importante focus sul capitale umano. Il nostro piano industriale B:Dynamic-Full value 2027 sarà ulteriormente rafforzato e accelerato da questa operazione, grazie alla combinazione delle due realtà».

Da un punto di vista dei numeri il nuovo gruppo bancario promette di realizzare un utile netto nel 2027 superiore a 2 miliardi di euro, con un ritorno sul capitale tangibile del 15%, la conferma della politica dei dividendi del piano di Bper, con un significativo miglioramento del pay-out per gli azionisti della Sondrio e il mantenimento di un Cet1 ratio superiore al 15% e di «un solido profilo di rischio». Sono attesi 290 milioni di euro di sinergie, di cui 100 milioni di ricavi, che saranno a regime nel 2026 a fronte di 400 milioni di oneri di integrazione.

Il completamento dell’offerta, in cui Bper è stata assistita da Mediobanca, Equita e Chiomenti, è atteso nella seconda metà dell’anno e la piena integrazione entro la fine del 2025. Bper promette creazione di valore e la realizzazione di importanti sinergie senza costi sociali e riducendo il profilo di rischio per tutti gli stakeholder.

All’apertura odierna di Piazza Affari, il titolo Bper cede il 4,41% dopo il balzo in avanti della stessa percentuale nella giornata di ieri. Mentre la Sondrio continua a salire: dopo l’oltre 4% guadagnato ieri, oggi la Banca Popolare valtellinese è sopra al 7% con il valore delle azioni che sfiora i 10 euro.

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