PianetaChampions
·10. Februar 2025
❗️Buffon: “Thiago Motta mi piace molto. Lite nella finale di Cardiff? Pettegolezzi”
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·10. Februar 2025
Gianluigi Buffon è intervenuto a margine della presentazione del suo libro “Cadere e Rialzarsi” alle Ogr di Torino. Di seguito le dichiarazioni riportate da TMW:
“Se penso di essere il portiere più forte della storia? No, non me lo dico mai e non mi piace pensarlo, perché ho avuto tanti altri colleghi di un grandissimo livello e quindi avere la presunzione di essere stato il migliore è qualcosa che non mi appartiene. Sono stati sicuramente qualcuno che ha fatto qualcosa di importante nella storia del ruolo. Qui mi fermo”.
“Non ho mai parlato male di nessuno nel libro? Si questa è una mia peculiarità fin da quando sono bambino. Ho sempre preso le parti dei più deboli e di chi era in difficoltà. Mi sono sempre caricato di responsabilità e colpe che magari non erano nemmeno mie o non dovevano essere mie. Questo è il mio lato umano per poter performare meglio e dare il mio meglio”.
“Lite nello spogliatoio durante la finale di Cardiff? Sono dei pettegolezzi che escono, quando bisogna dare al tifoso qualcuno, perchè dopo la partita è frustrato e non può accettare il fatto che si sia perso in una maniera brutta. Sicuramente non era nelle nostre corde perdere così queste partite. Quando bisogna trovare delle scuse per queste cose si dicono che sono successe certe cose e allora nasce il pettegolezzo che non sai da che bocca sia uscita. La verità di quella partita è che avevamo speso così tanto per stare al loro livello nel primo tempo che nel secondo tempo siamo crollati. Questa è la verità e la mia chiave di lettura visto che ero in campo. Non succede mai nulla nello spogliatoio? Delle volte può anche succedere, però il nostro spogliatoio era granitico con gente che si conosceva da tanti anni ci possono essere anche delle parole, ma resta un semplice scambio di opinione”.
“Antonio Conte ha portato in Italia una nuova concezione del gioco del calcio. Soprattutto con la costruzione. Noi siamo stati sicuramente i primi. Hai dormito dopo quello sbaglio con il Lecce? Bravo (ride ndr). Io ero talmente ossessionato da non calciare mai quella palle che a volte volevo che esplodesse. Pero se vuoi inculcare nei calciatori una determinata metodologia devi stressare certe situazioni anche a costo di pagarne dazio. Io penso che la bravura di una dirigenza sia nel leggere la parabola di una squadra e a seconda di questa parabola cambiare allenatore, giocatori, fisioterapisti e determinati soggetti dello staff. Una società attenta deve fare quello, perché ha in mano quello che accade intorno alla squadra”.
“In che momento è la Juve? Un grande cambiamento, quindi è ad inizio di un progetto e di un percorso completamente nuovo. Ti dico, a me Thiago piace molto, perché ha un vissuto in grandi squadre e quello lo dovrebbe aiutare, lo aiuterà, o mi auguro che lo stia aiutando. Per come concepisce il calcio lui, giocare ogni tre giorni sicuramente non lo aiuta. In linea di massima si pensa che il giocare bene possa aiutare a vincere e probabilmente questo è anche vero. Però alla Juve poter coniugare le due cose, con poco tempo durante la settimana per poterlo allenare questo bel gioco e con la pressione di quattro anni senza vittoria. Se lo scorso anno avessi vinto lo Scudetto, poi puoi anche prenderti 3/4 anni e provare a riseminare. Quest’anno sarà il quinto anno che la Juve non vince lo scudetto e inizia a passare il tempo”.
“Aspettare Koopmeiners? Certo. Più che dirlo, dovete dirlo voi che comunicate alla pancia dei tifosi. Avete visto troppe cose seguendo la Juve da tanti anni per non sapere che poi basta una scintilla per ritrovarti un grande giocatore su cui far partire questo progetto. Soprattutto, perchè quello che ha fatto vedere questi anni non sono stati un bagliore, ma almeno tre stagioni dove ha fatto cose importanti”.