Calcionews24
·24. Februar 2025
Burdisso: «Ranieri? Ero sicuro che con lui la Roma sarebbe rinata: sogno lavorare insieme a De Rossi»

Calcionews24
·24. Februar 2025
Nicolas Burdisso ha rilasciato una lunga intervista a il Messaggero: Roma, De Rossi, futuro e tanto altro, ecco le sue parole.
IL SUO PENSIERO SULLA ROMA DI RANIERI – «Sapevo che con Ranieri sarebbe rinata, perché conosco bene i suoi punti di forza. Sa amalgamare un gruppo e trascinarlo avanti. Lo ha saputo sempre fare. Ora sta trovando fiducia e risultati, visto che la squadra è buona. La cosa più bella, comunque, è che la gente sia tornata ad affezionarsi.»
IL RAPPORTO CON RANIERI NEL 2011 – «C’erano state frizioni interne e io mi ero permesso di dirgli in faccia quello che pensavano tanti. E lui lo ha apprezzato perché era per il bene di tutti. Non erano cose sul piano tecnico, ma aspetti legati alla gestione di un gruppo che pochi mesi prima aveva sfiorato lo scudetto. Se si è in costante frizione, è impossibile migliorare.»
I CALCIATORI POSSONO FAR LICENZIARE UN ALLENATORE – «Non credo. I calciatori d’oggi sono diversi. Faccio fatica a pensare che possano rivoltarsi contro un allenatore. Ma chi è in panchina è un uomo più solo rispetto al passato e deve essere più preparato. Non può pensare a tutto. Vedi, spesso i d.s. sono giudicati solo dal mercato, invece ha molti altri compiti fra cui anche quello di migliorare l’allenatore, non escluso dal punto di vista tecnico. Ciò che conta è risolvere i suoi problemi esterni per farlo concentrare solo sul campo.»
SI ASPETTAVA L’ESONERO DI MOURINHO – «No. José aveva compiuto un lavoro pazzesco. Qualcosa forse si era rotto, ma aveva fatto cose fantastiche.»
E QUELLO DI DE ROSSI – «Mi è dispiaciuto molto per come è andato via Daniele, perché secondo me era l’uomo giusto per questa piazza.»
DE ROSSI POTREBBE TORNARE AD ALLENARE LA ROMA – «Non parlo come suo amico, ma da dirigente: penso che Daniele, per leadership e competenze, sia pronto per fare l’allenatore in qualsiasi squadra al mondo.»
HA MAI PENSATO DI LAVORARE CON DE ROSSI – «Sì, e sono sicuro che prima o poi succederà, perché ci fidiamo l’uno dell’altro. E poi la nostra amicizia aiuta. L’estate scorsa, però, la Roma non mi aveva contattato. Altre squadre invece sì.»
I DIRIGENTI CHE L’HANNO COLPITA DI PIÙ – «Con Pradè abbiamo fatto un gran lavoro. In passato direi Oriali, Sabatini e Baldini, pur con le loro differenze.»
IL MIGLIOR ALLENATORE ITALIANO – «Inzaghi, Conte e Italiano sono bravissimi, ma Gasperini è un genio.»
IL SUO TECNICO IDEALE PRENDENDO IL MEGLIO DI QUELLI AVUTI – «Io sono stato fortunato, perciò direi che in un mix userei: per spiegare i concetti Carlos Bianchi, per la gestione Luis Enrique, per gli allenamenti Bielsa, per la preparazione del match Gasperini, per la comunicazione Mourinho, per il carisma Maradona.»
PRONOSTICO PER SCUDETTO E CHAMPIONS – «Dico una tra Inter e Napoli. E in Europa punto su Inter, Atletico Madrid, Real e Liverpool.»
LA ROMA GIOCHERÀ IN EUROPA IL PROSSIMO ANNO – «Probabile, se in Coppa e campionato manterrà questo ritmo.»
DYBALA È UN PROBLEMA O UNA SOLUZIONE PER LA ROMA – «Lo avete visto col Porto? Paulo è sempre e solo una soluzione. Poi sta alla competenza di un direttore inserire il suo talento in un progetto sportivo.»
IL DERBY PIÙ INTENSO TRA QUELLI CHE HA VISSUTO – «Boca-River non è una partita, è follia. Il più intenso forse Roma-Lazio, un gradino al di sotto quello della Lanterna.»
LAVOREREBBE PER LE RIVALI DELLE SUE SQUADRE – «In alcune non andrei, ma lascio a lei indovinare quali. In altre direi ok, perché forse non sono troppo identificato con le rivali.»
IL SUO FUTURO PROFESSIONALE – «Ho già dei contatti, e ne sono orgoglioso perché significa che il mio lavoro è stato apprezzato. Vorrei operare in Italia, Inghilterra, Spagna e anche Francia. In questo anno di stop ho visto tanto calcio e stabilito rapporti per poi scegliere allenatori, dirigenti e calciatori. Ho esaminato molti giovani talenti, ma non mi chieda nomi. Sono segreti del mestiere.»
DIVENTERÀ UN D.S. PIÙ VINCENTE DI QUANTO LO È STATO DA CALCIATORE – «So che l’asticella è molto alta, ma voglio provarci. Ad esempio a vincere la Champions, che mi è mancata. E ci penso spesso.»
CHE LIBRO STA LEGGENDO – «‘Nexus’, di Harari. Lo leggo in inglese così mi tengo in allenamento».