PianetaSerieB
·26. Februar 2025
Garbato, ma non troppo – La mancata svolta della Salernitana è un mistero
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PianetaSerieB
·26. Februar 2025
Il Crotone ci insegna che la doppia retrocessione nel calcio è una possibilità da non sottovalutare, ma la Salernitana sta sorprendendo più anche del Frosinone che naviga nelle stesse terribili acque. I granata hanno provato tante scelte economicamente impegnative e teoricamente valide in estate e hanno rincarato la dose con una rivoluzione totale a gennaio che ha elevato il tasso tecnico della rosa. Non si può dire che il presidente Danilo Iervolino non le stia provando tutte, a differenza ad esempio della coppia Stirpe-Angelozzi, eppure i risultati non cambiano.
Si è deciso a metà stagione di cambiare direttore sportivo puntando sulla voglia di riscatto di Marco Valentini e con lui è arrivato un allenatore come Roberto Breda che aveva tutti gli ingredienti per sovvertire la situazione: legame simbiotico con la piazza costruito da calciatore, esperienza e qualità enormi nel lottare per la salvezza, conoscenza del ds con cui aveva già lavorato ad Ascoli. Sin qui sono arrivati 8 punti in 7 partite, ma soprattutto ne è giunto soltanto uno nei due scontri salvezza contro Carrarese e Frosinone.
Eppure per lottare per la salvezza l’organico sembra attrezzatissimo. È arrivato Christensen che ha regalato i 3 punti contro la Cremonese, un difensore come Lochoshvili, Caligara che Breda e Valentini conoscevano benissimo e un tandem di primo piano per l’attacco come quello Raimondo-Cerri. E questi sono solo gli acquisti più appariscenti, a cui vanno aggiunti i diversi validi elementi che già componevano la rosa. Hanno fatto un giro ampio voci di spogliatoio spaccato e malcontenti, probabilmente fondate sul solo cambio di Reine-Adelaide nel corso del primo tempo e la sua successiva reazione. Viene difficile da credere, anche per le smentite di tutte le parti coinvolte.
I calciatori devono imparare a conoscersi meglio e molti di quelli più forti non sono abituati a lottare per non retrocedere. Tutto vero, ma non basta. Gli approcci con la Carrarese e il Frosinone, il secondo con un Arechi pieno oltre ogni ragionevole aspettativa, poco c’entrano con l’amalgama tecnico-tattica. La squadra è bloccata in uno stato di paura che ne pregiudica i risultati, ma ha il dovere di reagire. Ci sono ancora 11 partite per evitare una Serie C che sarebbe inspiegabile e i valori in campo non lasciano margine di interpretazione. Breda, Valentini e i calciatori hanno tutte le carte in regola per uscire dal tunnel, ma adesso hanno la responsabilità di dimostrarlo attraverso i risultati.