PianetaChampions
·17. März 2025
⚠️ Gazzetta – Juventus, grande freddo nello spogliatoio: rapporto ai minimi termini tra allenatore e squadra. Ecco cos’è successo

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·17. März 2025
Grande freddo nello spogliatoio della Juventus. È La Gazzetta dello Sport a sostenere, con convinzione, tutto ciò: “I senatori italiani (Gatti e Cambiaso) esclusi dalla formazione titolare anti Fiorentina. Due dei migliori attaccanti (Yildiz e Vlahovic) lasciati in panchina 90 minuti nonostante i tre gol di svantaggio. Per non parlare di Koopmeiners, tornato in campo dal primo minuto dopo due panchine consecutive, o degli episodi passati: dalla fascia di capitano itinerante alla moltitudine di cambi di formazione fino ai casi degli scorsi mesi che hanno visto protagonisti Danilo e Fagioli (entrambi ceduti a gennaio) o lo stesso Vlahovic, finito ai margini dopo il confronto in Arabia con Thiago Motta. Dietro all’appello del dt Cristiano Giuntoli (“Andiamo avanti tutti insieme”) c’è la consapevolezza di un distacco sempre maggiore tra la squadra e l’allenatore italo-brasiliano. Non è che i giocatori hanno perso – e si sono fatti umiliare da Atalanta e Fiorentina – perché volevano giocare contro Motta. Ma i sette gol subiti nelle ultime due partite sono un termometro preciso della temperatura dello spogliatoio della Continassa.
Gli spifferi di vento, mese dopo mese, si sono trasformati nel grande freddo tra Thiago e la squadra. I bianconeri non mettono in dubbio le idee e la professionalità dell’allenatore juventino – anzi, molti pensano avrà una carriera importante -, però da tempo la luna di miele è finita. Motta è schietto e sincero, riprende i singoli sempre davanti al gruppo, però i suoi modi severi e duri sono sempre meno digeriti dalla squadra. Ma alla base del distacco distacco tra il tecnico e i bianconeri, emerso in modo evidente nell’assenza di reazione sia contro l’Atalanta che contro la Fiorentina (e in precedenza pure contro l’Empoli in Coppa Italia e a Eindhoven), c’è un sempre minor feeling a livello emozionale. Il gruppo bianconero – e non da ieri – lamenta la scarsa empatia di Motta […]”.