PianetaSerieB
·4. Dezember 2024
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·4. Dezember 2024
L’attaccante del Catanzaro Pietro Iemmello si è concesso a un’intervista alla Gazzetta dello Sport dopo la tripletta alla Sampdoria al Luigi Ferraris.
“Con il Foggia in C ho fatto anche un poker all’Ischia, con De Zerbi allenatore. Il numero uno, mi ha scritto dopo la tripletta e io l’ho chiamato dopo la sua vittoria contro il Monaco. Proposte? Non rispondo. I gol segnati a San Siro sapevo sarebbero rimasti a vita, ma farne tre a Marassi davanti a 2000 catanzaresi non ha valore.
Mi sento bene e vedo le cose in modo diverso rispetto a quando ero giovane. Vivo il calcio con passione e quando mi diverto faccio sempre bene. E poi ho un ottimo rapporto con il presidente Noto, prima la parola e poi i contratti. Mi godo il presente e fino a quando mi diverto cerco di continuare più a lungo possibile. Profeta in patria? Non è facile, sei caricato di responsabilità, se fai una cosa bene, sei chiamato a fare sempre di più, ma la vivo con spensieratezza. Palanca? Non ho mai guardato i numeri, sono tornato a casa per rivedere quello che ho vissuto da ragazzino ed è quello che sta succedendo, i bambini hanno ricominciato a tifare Catanzaro.
Lo scorso anno ai playoff credevo di arrivare in Serie A, anche se da nepromossa non eravamo ancora pronti. Non è facile, ma la società si sta strutturando bene e può competere con le grandi multinazionali, le basi ci sono. Il Sassuolo farà corsa solitaria, per il resto bisogna aspettare marzo, tutti pareggiano tanto, chi riesce a fare un filotto si stacca. Ma a parole è facile. Pisa e Spezia sono partite molto forte, con due allenatori di categoria come Inzaghi e D’Angelo, ma sono inferiori”.
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