Calcio e Finanza
·21. Mai 2025
Lo Stato entra in Giochi Preziosi: Invitalia diventerà azionista

Calcio e Finanza
·21. Mai 2025
Lo Stato si appresta a entrare nel capitale di Giochi Preziosi, società di Enrico ex patron di Saronno, Como e Genoa. Come riporta l’edizione odierna de Il Corriere della Sera, Invitalia dovrebbe partecipare all’aumento di capitale previsto tra i 40 e i 50 milioni di euro, con l’obiettivo di sostenere il piano di rilancio della storica azienda di giocattoli.
All’operazione di rafforzamento finanziario dovrebbero aderire anche Dea Capital Alternative Fund, gestita dal gruppo De Agostini, ed Europa Investimenti, società appartenente al gruppo Arrow Global. Il fondatore dell’azienda, Enrico Preziosi, contribuirà all’aumento con una somma stimata attorno ai 10 milioni di euro.
L’operazione, che dovrebbe concludersi in tempi brevi, fa parte di un ampio processo di riorganizzazione che Giochi Preziosi porta avanti da mesi, affiancata dai consulenti finanziari di Rothschild & Co e dagli avvocati dello studio PedersoliGattai. Fondata nel 1978 e attiva in sei Paesi europei, la società si trova attualmente in una fase complessa. Le difficoltà sono iniziate durante la pandemia, aggravate poi dalla crisi delle forniture globali, dall’aumento dei costi delle materie prime e dell’energia, fino a toccare i rincari nel trasporto marittimo, canale principale per l’importazione dei prodotti dalla Cina e da altri Paesi asiatici.
Qualche mese fa, le banche che vantavano crediti verso Giochi Preziosi, tra cui Unicredit, Banco BPM e Intesa Sanpaolo, hanno ceduto le loro posizioni a Dea Capital ed Europa Investimenti, fondi specializzati nell’acquisto di crediti deteriorati, che complessivamente hanno acquisito circa 300 milioni di debiti del gruppo. Da allora è stato avviato un negoziato che sta per concludersi con l’aumento di capitale e con l’ingresso di Invitalia tra i soci dell’azienda.
La proprietà di Giochi Preziosi fa capo, tramite una struttura societaria, alla famiglia Preziosi. Fino a due mesi fa, Enrico Preziosi deteneva il 100% del capitale. A metà marzo, però, ha deciso di ricorrere al cosiddetto “patto di famiglia”, trasferendo l’80% delle quote delle holding ai suoi quattro figli Matteo, Fabrizio, Paola ed Eleonora, mantenendo per sé il 20%.
Il rafforzamento del capitale servirà a delineare un piano di rilancio a medio termine, che potrebbe includere, in prospettiva, una fusione o alleanza con altre aziende del settore, sia italiane che estere, per creare un gruppo più grande e competitivo a livello internazionale. Il marchio Giochi Preziosi è legato a circa 400 negozi in franchising in Italia con l’insegna “Giocheria” e negli ultimi anni ha inaugurato numerosi punti vendita con il proprio brand in diverse città italiane. La società è inoltre presente in modo significativo in Spagna, dove nel 2019 ha acquisito il concorrente Famosa.
L’eventuale ingresso di Invitalia in Giochi Preziosi rappresenterebbe un’ulteriore testimonianza della strategia attiva dell’agenzia. Attraverso il fondo Salvaguardia Imprese, promosso dal Mimit per sostenere aziende considerate strategiche, Invitalia, interamente controllata dal Ministero dell’Economia, è già intervenuta in realtà come le Terme di Chianciano, il costruttore ferroviario Firema e nel piano di rilancio dello stabilimento ex Ferrosud di Matera.
Più recentemente, l’ente guidato da Bernardo Mattarella ha preso parte all’operazione di salvataggio di Coin, investendo 10 milioni di euro per acquisire una partecipazione del 30,1% nella catena veneta di grandi magazzini, che conta 34 punti vendita diretti e 130 tra negozi affiliati e punti vendita all’estero.