Lotta Scudetto, Tardelli: «Il Napoli c’è, contro l’Inter ha dimostrato questa cosa; Inter? La Champions porterà via energie; ritorno Juve Lazio? Le vedo così» | OneFootball

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·4. März 2025

Lotta Scudetto, Tardelli: «Il Napoli c’è, contro l’Inter ha dimostrato questa cosa; Inter? La Champions porterà via energie; ritorno Juve Lazio? Le vedo così»

Artikelbild:Lotta Scudetto, Tardelli: «Il Napoli c’è, contro l’Inter ha dimostrato questa cosa; Inter? La Champions porterà via energie; ritorno Juve Lazio? Le vedo così»

Lotta Scudetto, le parole di Marco Tardelli sulla corsa a tre tra Inter, Napoli e Atalanta: «La squadra di Conte ha questo vantaggio»

Marco Tardelli, in una intervista al Mattino, ha parlato della Lotta Scudetto che vede Inter e Napoli contendersi il tricolore con l’Atalanta subito dietro e un po’ distanziate Juve e Lazio. Di seguito le sue parole.

COSA HA DETTO LO SCONTRO DIRETTO DEL MARADONA?«Ha detto che il Napoli c’è. Come l’Inter del resto: perché se i nerazzurri hanno pareggiato la gara del Maradona significa che saranno sempre in corsa. La squadra di Inzaghi deve migliorare però perché non sta passando un momento eccezionale sul piano del gioco. Mentre il Napoli, che avrebbe dovuto essere in difficoltà, ha dimostrato di avere una rosa numericamente più piccola degli avversari, ma ben compatta».


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SAREBBE STATO LO STESSO SE AVESSE VINTO UNA DELLE DUE?«Se avesse vinto il Napoli sarebbe stato un bel segnale. Sul piano psicologico, tuttavia, all’Inter quel pari dà una bella forza».

CON LE PRIME TRE RACCHIUSE IN TRE PUNTI, CHI HA IL CALENDARIO PIÙ AGEVOLE TRA INTER, NAPOLI E ATALANTA?«Io dico sempre il Napoli perché non ha altre partite. Non ha nulla che può distoglierlo. L’Atalanta invece ha gettato via una grossa occasione: avrebbe dovuto vincere con il Venezia e meritava anche i tre punti. Non mi sembrava però così determinata: diciamo che qualche elemento di qualità ha giocato al di sotto delle proprie possibilità».

QUAL È LA QUOTA SCUDETTO SECONDO LEI?«È un campionato strano quest’anno. Poteva esserci una soglia, ma i tanti pareggi delle squadre di vertice hanno mischiato le carte. Certo che con 33 punti a disposizione se chiudi a 90 o giù di lì è facile che festeggi. Ma così me la gioco facile (sorride). La verità è che si gioca troppo».

CONTE HA PARLATO PER LA PRIMA VOLTA DELLE AMBIZIONI TRICOLORE DEL NAPOLI…«Certo. Adesso giustamente non può più nascondersi. Adesso è corretto dirlo, oltre al fatto di averci sempre creduto. Adesso la sua squadra è una delle maggiori candidate al tricolore. Ma per me non c’è nulla di nuovo: ho sempre detto che il Napoli era tra le favorite, pensando che non avendo altri grossi impegni poteva andare avanti con una rosa anche inferiore rispetto ad altre».

QUANTO INCIDERANNO GLI IMPEGNI DI CHAMPIONS E COPPA ITALIA PER L’INTER?«Tanto. Perché onestamente credo che il primo obiettivo dei nerazzurri sia la Champions, per cui il rischio di “risparmiare” qualche giocatore in campionato Inzaghi se lo prenderà. Poi naturalmente incideranno anche gli infortuni. Come pure la condizione fisica di chi non è al top o può marcare visita. Credo che sarà questo che farà la differenza: forza fisica e psicologica determineranno chi arriverà per primo alla meta».

ANCHE L’ATALANTA NON GIOCA (PIÙ) LE COPPE.«Però ha qualche punto in meno. Poi naturalmente se Gasperini fa il filotto è capace di tutto…».

CHI PERDE DI PIÙ SULLE FASCE TRA INTER E NAPOLI, VISTI GLI INFORTUNI?«Sarebbe facile dire il Napoli per via di una rosa numericamente più esigua. Certo, se Sparta piange Atene non ride: anche all’Inter non si sono fatti mancare defezioni. Thuram, ad esempio, non ha dato quello che ci si aspettava. Io onestamente credo che possa essere Inzaghi a pagare maggiori dazi perché a Conte manca Anguissa e fa comunque bene: si presenta con Gilmour, Lobotka e quel Billing… Ma la verità è una sola…».

QUAL È LA VERITÀ?«Che il Napoli ha un allenatore come Conte che è molto strutturato per il campionato. Antonio sa come fare e quello che deve fare».

INZAGHI, CONTE O GASPERINI?«Tutti e tre bravissimi. Conte ha più conoscenza del calcio internazionale grazie alle esperienze maturate all’estero. Ma Inzaghi e Gasp esprimono un ottimo gioco. Forse quello dell’Atalanta è più rischioso, ma anche il più bello quando gira… E gira spesso. Gasp ha fatto cose importanti anche in passato quando non aveva una rosa all’altezza delle altre».

LA CORSA SCUDETTO È SOLO UN DISCORSO A TRE OPPURE PUÒ RIENTRARE ANCHE UNA TRA JUVE E LAZIO?«La Lazio sta facendo un torneo strepitoso a mio avviso. È la più bella sorpresa del campionato. Francamente però credo che sia quasi impossibile puntare al tricolore con tre-quattro squadre davanti».

IL TRICOLORE PASSA DAI BOMBER?«Passa anche da loro. Retegui ha fatto benissimo, Lautaro si era ripreso, Lukaku non è più il goleador di una volta, ma resta determinante per il Napoli. Non è un caso che Conte lo abbia sempre voluto con sé: è un punto di riferimento per la squadra e credo sia destinato a migliorare in questo rush finale».

INTER E ATALANTA HANNO ATTACCHI STELLARI, IL NAPOLI HA UNA DIFESA BUNKER. CHI VINCE?«Una volta si diceva che le difese fanno vincere i campionati perché tanto poi davanti un golletto lo fai sempre. Io credo che la verità stia nel mezzo: ci vuole come sempre un certo equilibrio nelle cose e mi sembra che il Napoli lo abbia trovato».

SI STA PARLANDO MOLTO DI ARBITRI: CHI PIÙ, CHI MENO, TUTTI SI LAMENTANO.«Non credo che la soluzione sia quella di inserire la regola degli 8 secondi al portiere per il rinvio: non serve a nulla. Io credo che gli arbitri debbano accettare di essere affiancati: ci vuole anche qualcuno che ha giocato a calcio – e non parlo di me perché tanto io non ci posso andare – per capire le cose di campo. Gli arbitri non bastano. Non capiscono se il fallo è volontario o meno, se un avversario voleva fare male o se la mano si muove in una maniera che solo chi è stato in campo può sapere. Eppure parliamo di una classe arbitrale che era tra le migliori al mondo, ma è stata un po’ bloccata dal Var… Ma dovrebbero anche smettere di fare un po’ i presuntuosi. Non sono loro gli attori. I protagonisti in campo sono i calciatori e non gli arbitri. Se fanno i protagonisti non va bene. Si facciano dare una mano».

BILLING È ENTRATO, HA FATTO GOL E QUELL’ESULTANZA HA RICORDATO A QUALCUNO LA SUA…«Era molto felice: entra e realizza un gol pesantissimo. Strutturalmente lo vedo molto forte. Sa di recitare un ruolo da comprimario e vuole dimostrare sempre di esserci».

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