Pellegrini è arrivato in Finlandia. Stamattina verrà operato a Turku | OneFootball

Corriere dello Sport (R. Maida) − Atterrato. E già ricoverato. Lorenzo Pellegrini si toglierà in fretta il pensiero: stamattina sarà operato a Turku dal professor Lasse Lempainen, luminare dei tendini, che ha indicato il trattamento chirurgico come unico strumento risolutivo del problema riscontrato la scorsa settimana in allenamento. Il capitano della Roma è partito da Fiumicino su un volo di linea per Helsinki e poi si è spostato a ovest, nella cittadina universitaria che ospita la clinica del chirurgo finlandese. Una volta completata l’operazione alla coscia destra, verrà dimesso e tornerà in Italia. Vorrebbe anche andare allo stadio domenica per la partita contro il Milan. Ma questo forse non sarà possibile a poche ore dall’intervento. Comunque il suo umore è ottimo. Ha accolto con fatalismo l’ennesimo incidente di una stagione disgraziata e ha già guardato il calendario del campionato con l’obiettivo di tornare disponibile per la prima giornata, alla fine di agosto.

Questo però dipenderà dall’evoluzione della convalescenza. E non sarà così semplice perché la prognosi in questi casi è superiore ai tre mesi. Come accadde a Spinazzola nell’estate 2021, Pellegrini svolgerà la riabilitazione a Trigoria con lo staff della Roma. Lempainen seguirà il lavoro a distanza e, se necessario, arriverà in città per una visita di controllo. Ma magari non ce ne sarà bisogno. In un primo momento Pellegrini era stato rassicurato dalla risonanza magnetica: sarebbe bastata la cosiddetta terapia conservativa per riparare il tendine, consentendo un recupero relativamente rapido. Massimo un paio di mesi. Ma dopo una serie di consulti, ai quali ha partecipato anche la Roma, i medici hanno sottolineato un alto rischio di recidiva che avrebbe potuto compromettere il resto della carriera.

Questo ha convinto Lorenzo a sottoporsi all’intervento, che di per sé è abbastanza banale: il tendine che si è “staccato” dalla posizione naturale verrà rimesso in asse. Con Dybala, operato a marzo a Londra dal professor Williams, l’operazione è stata diversa: sempre a un tendine sì, ma un altro. In quel caso non è stata necessaria la sutura del tessuto lesionato, è stato possibile rimuoverlo in quanto non determinante per l’attività sportiva agonistica. Tanto è vero che Paulo si è ripreso rapidamente e ha già ricominciato ad allenarsi: sarà pronto per il via della prossima stagione.