Calcio e Finanza
·14. Mai 2025
Pirateria, identificati e multati oltre 2.000 utenti illegali in 80 province

Calcio e Finanza
·14. Mai 2025
Il Nucleo Speciale Beni e Servizi della Guardia di finanza (NSBS) e il Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria (PEF) di Lecce, agendo in stretta collaborazione, hanno identificato 2.282 utenti sparsi in 80 province del territorio italiano che, utilizzando il cosiddetto “pezzotto”, ottenevano l’accesso alle reti Internet Protocol TV (IPTV) per fruire abusivamente di contenuti protetti, a danno dell’industria culturale e sportiva.
Come si legge in una nota, grazie alle sinergie tra la Componente Speciale (NSBS) e quella Territoriale (Nucleo PEF Lecce) della Guardia di finanza, il Nucleo Speciale Beni e Servizi ha attivato 80 Comandi Provinciali del Corpo competenti per territorio, i quali hanno diramato le disposizioni ai Reparti dipendenti, 183 complessivi.
Questi ultimi hanno convocato gli utenti abusivi nei mesi di marzo e aprile 2025. A ciascuno di essi sono state contestate le sanzioni amministrative previste dall’art. 174-ter della legge 22 aprile 1941 n. 633, con successiva trasmissione dei fascicoli ai Prefetti competenti, in conformità con la legge 24 novembre 1981, n. 689.
L’attivazione del Nucleo Speciale Beni e Servizi era stata comunicata ai Reparti territoriali della Guardia di finanza interessati il 26 febbraio scorso, con la trasmissione di specifiche istruzioni operative comprensive di elenchi nominativi corredati di schede individuali recanti i dettagli degli acquisti effettuati tramite servizi di pagamento elettronico, una guida tecnico-giuridica di supporto e i modelli di verbale per la contestazione delle violazioni amministrative.
Le operazioni sull’intero territorio nazionale sono state completate per il 96%. Alla data odierna, risultano infatti:
L’iniziativa mira a creare una deterrenza al fenomeno della pirateria digitale attraverso:
L’attività si aggiunge all’operazione “Piracy Shield” che AgCom, con l’ausilio del Nucleo Speciale Beni e Servizi della Guardia di finanza, conduce a partire dal mese di febbraio 2024 in attuazione della legge 14 luglio 2023, n. 93 e in applicazione delle misure di coordinamento degli aspetti di natura penale condivise con la stessa Authority e con la Procura della Repubblica di Roma mediante il Protocollo operativo tripartito tra le Istituzioni, siglato il 4 settembre 2024.
«Voglio ringraziare il Nucleo Speciale Beni e Servizi della Guardia di Finanza per l’importante attività di contrasto alla pirateria. Grazie al loro lavoro, milioni di persone che ogni giorno scelgono la legalità vengono concretamente tutelate. Le sanzioni rappresentano l’inizio di un cambiamento culturale necessario: colpiscono un senso di impunità ancora troppo diffuso e combattono un fenomeno che distrugge valore e posti di lavoro in molti settori, dallo sport all’audiovisivo», ha dichiarato Andrea Duilio, Amministratore Delegato di Sky Italia.
Sulla questione è intervenuto anche Stefano Azzi, CEO di DAZN Italia: «Innanzitutto, bisogna riconoscere lo sforzo posto in essere da tutte le istituzioni che, con diverso ruolo, stanno combattendo questa piaga sociale: Parlamento, che ha adottato il nuovo quadro normativo, AgCom, che lo applica giornalmente, e Guardia di Finanza che, come abbiamo saputo oggi, ha avviato un severo sistema di monitoraggio delle violazioni di “chi compra pirateria”».
«Cominciano ad essere acciuffati coloro che scavalcano i cancelli per entrare su spalti digitali senza avere pagato il biglietto; va rotta l’abitudine all’illegalità. È dovuto a chi gioca pulito. Ai tifosi che scelgono l’abbonamento legale, pagando per sostenere la propria squadra ed i propri campioni e, quindi, meritando uno spettacolo all’altezza. Alle squadre che, direttamente o indirettamente, non incassano il biglietto di questi hooligans digitali», ha aggiunto.
Secondo Azzi «la pirateria ruba risorse a tutti e tradisce la vera passione, oltre ad essere un reato. Dietro a un link illegale non c’è mai solo la trasmissione di una partita: c’è il furto di dati personali e di identità, c’è sottrazione di strumenti di pagamento. Chi compra illegalmente da rivenditori illegali si espone al rischio – spesso la certezza – di offrire a queste pericolose organizzazioni criminali molte opportunità di compiere altri reati».
«Chi clicca senza pensarci spalanca la porta agli hacker e offre champagne ai criminali. Lo dobbiamo allo sport stesso perché senza un pubblico sano tutto perde valore: il suo futuro, la competizione e la passione», ha concluso.
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