Calcio e Finanza
·17. April 2025
Roma, i Comitati No Stadio: «Il Comune non valuti un progetto illecito»

Calcio e Finanza
·17. April 2025
«La volontaria valutazione da parte del Comune di un progetto che non rispetta a oggi quanto previsto dalla Deliberazione dell’Assemblea capitolina n 73, rappresenta di fatto un illecito che sarà da noi immediatamente rappresentato alle autorità competenti: Anac, Corte dei Conti, Procura della Repubblica, TAR». Questa la dichiarazione congiunta dei comitati del No allo Stadio della Roma a Pietralata.
«Il sindaco e la sua spalla Maurizio Veloccia – continua la nota congiunta –, seppur consci della mancata effettuazione degli scavi archeologici preventivi sull’intera area del progetto, condizione tassativamente prevista dalla delibera di Pubblico Interesse e dalla Soprintendenza di Roma sono pronti a consentire agli uffici tecnici una valutazione preventiva su un progetto privato non definitivo, garantendo così l’ennesima forzatura normativa e l’ennesimo mancato rispetto delle regole poste dai suoi stessi consiglieri, nella direzione di approvare a forza un progetto mal gestito sin dai primi giorni».
«Nella Delibera di pubblico interesse approvata il 9 maggio 2023 dall’Assemblea Capitolina, oltre alle prescrizioni fu inserita un’ulteriore verifica di un eventuale progetto definitivo da parte dell’Amministrazione prima, e dell’Assemblea Capitolina. Uno step che oggi viene puntualmente e volutamente disatteso. Gualtieri, forse ebbro dei poteri commissariali di cui può fregiarsi per altre procedure – proseguono i comitati – è pronto nuovamente a ridurre il ruolo degli uffici tecnici e dell’Assemblea a quello di meri passacarte, alla mercé di interessi politici del primo cittadino e dei desideri di un magnate d’oltreoceano».
Proprio a questo riguardo, il capogruppo della Lega in Comune a Roma, Fabrizio Santori, ha presentato un’interrogazione urgente al sindaco Gualtieri e all’assessore all’Urbanistica per chiedere «trasparenza e verità» sul progetto dello stadio a Pietralata.
«La delibera dell’Assemblea Capitolina n. 73/2023 – spiega Santori – deve essere annullata perché ha dichiarato di pubblico interesse il progetto dello stadio della Roma a Pietralata, un piano che invece è costruito su basi opache con gravi mancanze di trasparenza. Diverse opere attribuite alla AS Roma come benefici per la città risultano già previste e in carico ad altri soggetti, Rfi e Fs Sistemi urbani, come il ponte ciclopedonale di via Livorno, promosso come nuovo contributo dello stadio ma che era già presente da anni nelle varianti urbanistiche della stazione Tiburtina. Queste infrastrutture non possono oggi essere rivendute come benefici aggiuntivi del progetto stadio. In questa situazione si aggiunge la diffida presentata da otto associazioni del territorio, atto che pesa come un macigno sul progetto, evidenziando un interesse pubblico costruito su basi errate, come è dimostrato dai documenti. Se davvero la AS Roma stesse per presentare un cosiddetto “progetto definitivo” come anticipato dal sindaco ci troveremmo davanti a un grave strappo istituzionale: un’Assemblea Capitolina trasformata in passacarte».
«Il sindaco non può permettere che dei privati scavalchino le norme di Roma Capitale. Eppure è quello che sembra essere intenzionato a fare Gualtieri con lo Stadio della Roma – aggiungono Daniele Diaco, consigliere del MoVimento 5 Stelle in Assemblea Capitolina, e il capogruppo del M5S in IV Municipio Stefano Rosati –. Ci sarebbe infatti l’intenzione di presentare agli uffici tecnici un progetto per l’impianto di Pietralata elaborato dall’AS Roma, quando ancora non sono stati nemmeno completati gli scavi archeologici preventivi. Una chiara forzatura che danneggia sia i cittadini, da tempo in protesta contro questo ecomostro, sia le prerogative della nostra istituzione, che vede i propri Regolamenti aggirati in nome di interessi terzi».