Spezia, Stillitano: “Obiettivo Serie A, ma non per forza quest’anno. Si può sognare in grande” | OneFootball

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·3. Mai 2025

Spezia, Stillitano: “Obiettivo Serie A, ma non per forza quest’anno. Si può sognare in grande”

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Charlie Stillitano, nominato presidente dello Spezia con l’insediamento della nuova proprietà targata Thomas Roberts, ha rilasciato un’intervista a Diretta.it:

“Mi sento come se stessi tornando a casa. Sono cresciuto in una famiglia in cui il football — cioè il calcio — era l’unica cosa che contava. Se mio padre fosse ancora vivo sarebbe orgoglioso di me. Ricordo ancora quando l’Italia perse la semifinale del Mondiale nel 1990. Ero allo stadio quel giorno e alla fine della partita chiamai a casa, in America, con i gettoni dalla cabina telefonica. Rispose mia madre e disse ‘Stai bene?’. Non riuscivo a parlare e mi passò mio padre al telefono. Entrambi non riuscivamo a parlare. Piangevamo soltanto”.


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“Il calcio oggi per me è un lavoro, ma non in senso negativo. Per me è ancora football, è ancora calcio, quello che mi faceva piangere. Nel ’94 ho iniziato questa avventura e mio padre non c’era più. Un’avventura che è andata oltre l’essere un tifoso. Oggi lui sarebbe felice di vedermi qui”.

“Il nostro progetto funzionerà solo se riusciremo ad arrivare in Serie A. Ma non abbiamo fretta. Se non ci arriviamo quest’anno, non è la fine del mondo. Non abbiamo pianificato di arrivare subito nella massima serie. Ma ovviamente il nostro obiettivo è centrare la promozione, se non quest’anno, il prossimo o quello dopo, e poi stabilizzarci”.

“Tom è stato molto chiaro quando ha accettato di buttarsi in questa avventura. Mi ha detto ‘Non ho bisogno di te per il denaro. Non ho bisogno di te per la gestione operativa vera e propria, ma ho bisogno di te per la tua competenza calcistica. ‘Non conosco il calcio italiano e ho bisogno di uno come te’. Per questo ho accettato. Tra me e me ho pensato ‘Sarebbe davvero uno spreco. Tutti i contatti che ho costruito, tutte le relazioni che ho creato’. Penso di poter davvero aiutare Tom, e credo di poter aiutare anche il club e la comunità. Ho già contattato molte persone, ma non voglio dire ancora chi”.

“Sì, si può sognare in grande, ma mantenendo i piedi per terra. L’allenatore, i giocatori e la struttura del club sono molto solidi. Penso che, se guardiamo tutto con gli occhi di Tom come investitore, ci siano molte opportunità sul lato commerciale. Ma prima di tutto, quello che sogniamo è diventare una squadra stabile di Serie A”.

“Lavoreranno certamente sul lato commerciale, sfruttando la bellezza dell’area (Cinque Terre) per attrarre turismo e far crescere il brand a livello internazionale. Ma dobbiamo concentrarci  prima di tutto su una cosa: calcio, calcio, calcio. Perché se non vinci non piaci a nessuno”.

“È curioso, sono nato in una famiglia di origini calabresi, di Gioia Tauro, il più grande porto del Mediterraneo. Sono cresciuto a Elizabeth, New Jersey, il principale snodo portuale del Nord-Est americano. E ora eccomi qui, in un’altra città di mare”.

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