Calcionews24
·19 March 2025
Bologna, Cambiaghi: «Vogliamo l’Europa, puntiamo al massimo. L’infortunio è stato una botta, ora ho un sogno»

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·19 March 2025
Nicolò Cambiaghi ha parlato a Sky Sport della stagione del Bologna dopo la vittoria contro la Lazio ha regalato ai rossoblù il quarto posto in classifica.
INFORTUNIO – «Dico la verità, è stata senza dubbio una grande botta a livello mentale. Ero appena arrivato al Bologna, una piazza importante e che faceva la Champions League, farsi male alla prima giornata è stato un grande dispiacere. Mi è dispiaciuto tanto star fuori questi mesi, perché ero molto carico, avevo grande voglia di dimostrare il mio valore e di mettermi in gioco».
RECUPERO – «Il primo mese per me è stato molto duro, anche perché non avevo mai avuto un infortunio lungo e grave. Questa è anche stata la mia prima operazione e tutto era nuovo per me. Il non camminare, usare le stampelle, il dolore, non riuscire a dormire… Poi, insieme alle persone che mi hanno aiutato, ho fatto dei grandi passi in avanti. Ricordo la prima corsetta, al terzo mese circa, e poi piano piano ho ripreso a fare tutte le cose che per un giocatore che sta bene sono normali ma che per uno che si opera al crociato sono grandi cose. All’inizio, quando sono rientrato, il mio obiettivo era quello di star bene, poi ovviamente se vengono anche le cose anche in campo, tanto meglio. Mi sento bene, ma non avendo giocato per tanti mesi non ho ancora i 90 minuti. A volte un allenamento faccio un pelo meno per recuperare energie e faccio una seduta dedicata al ginocchio per tenere la forza. In generale, penso che per i mesi che sono passati sto veramente molto molto bene».
BOLOGNA – «Fin da subito ho sentito la vicinanza di tutta la squadra. Non è scontato, ma questo è veramente un bel gruppo. Si sentono tutti importanti, ci alleniamo molto bene, ogni tanto ci vediamo anche fuori e andiamo veramente tutti d’accordo. Remiamo tutti verso la stessa direzione e questa è la cosa più importante. Obiettivo? Come ha detto il mister: l’Europa, non possiamo sapere quale».
SOGNO NAZIONALE – «È un sogno che ho fin da ragazzino, quando vedevo la Nazionale vincere i Mondiali nel 2006. Lavoro tutti i giorni per realizzare anche questo sogno, che penso abbiano tutti i giocatori italiani, e per raggiungere la maglia Azzurra. Però non è un’ossessione».