Inter-News.it
·28 December 2024
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Mentre la giustizia ordinaria e quella sportiva procedono parallelamente, l’Inter appare fiduciosa di poter chiarire la propria posizione così come riportato dall’edizione odierna di Tuttosport. Le accuse di Beretta nei confronti del presidente Giuseppe Marotta sono al vaglio degli inquirenti e, al momento, non vi sono prove concrete che dimostrino un coinvolgimento attivo della società in attività illecite.
SPORCO DENARO – L’Inter è chiamata ancora una volta a difendersi dalle accuse legate all’Inchiesta Curve che ha coinvolto anche il Milan e parte del tifo organizzato. Giuseppe Marotta rassicura tutti affermando che l’ambiente Inter può dormire sonni tranquilli. A svegliare dal torpore i nerazzurri ci ha pensato Andrea Beretta, capo ultrà pentito, che per la prima volta sta fornendo ai pm Sara Ombra e Paolo Storari informazioni utili atte a capire meglio le dinamiche della curva ultrà interista. Il centro di tutto sono soldi. Tutto ciò che gira intorno allo stadio si può trasformare in denaro. Merchandising, biglietti, cibo e parcheggi fuori lo stadio. Sembra l’inizio di un film invece è una triste realtà che gira intorno agli stadi e quindi alle società.
PARLA BERETTA – L’Inter si ritrova impantanata nella vicenda curve che per fortuna non sta destabilizzando ne il campo ne l’ambiente interista. Andrea Beretta ha parlato fornendo retroscena non solo sull’omicidio di Antonio Bellocchio (ex capo-ultrà) ma anche importanti informazioni relative al rapporto con la società Inter. Beretta riferisce che Giuseppe Marotta lo ha salvato una volta. Il presidente dell’Inter, a detta dell’ex capo-ultrà, avrebbe preso le distanze da un altro dirigente dell’Inter, Massimiliano Silva, addetto ai rapporti con la tifoseria (chiamato Slo- Supporter liaison officer) che voleva denunciare Beretta per una questione di biglietti. Questa versione, dice il capo-ultrà, di averla appresa dal responsabile sicurezza della squadra. L’Inter e Marotta hanno smentito categoricamente. Un gran polverone si è sollevato attorno alle curve. Gli addetti ai lavori ma anche gli stessi tifosi onesti che amano la propria squadra, sperano che la giustizia faccia il suo corso per ripulire il calcio.
Fonte: Tuttosport – Stefano Pasquino