Conferenza stampa Inzaghi pre Juve Inter: «Gara importante in una fase delicata del campionato. Polemiche arbitrali? Contro di noi si fanno trasmissioni, ho difeso il mio lavoro! Thuram sente ancora dolore, oggi…» | OneFootball

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Inter News 24

·15 February 2025

Conferenza stampa Inzaghi pre Juve Inter: «Gara importante in una fase delicata del campionato. Polemiche arbitrali? Contro di noi si fanno trasmissioni, ho difeso il mio lavoro! Thuram sente ancora dolore, oggi…»

Article image:Conferenza stampa Inzaghi pre Juve Inter: «Gara importante in una fase delicata del campionato. Polemiche arbitrali? Contro di noi si fanno trasmissioni, ho difeso il mio lavoro! Thuram sente ancora dolore, oggi…»

Conferenza stampa Inzaghi pre Juve Inter: le parole del tecnico nerazzurro alla vigilia del derby d’Italia contro i bianconeri

La conferenza stampa di Simone Inzaghi alla vigilia di Juve Inter, derby di ritorno valevole per la 25^ giornata del campionato di Serie A. Queste le parole del tecnico nerazzurro. La conferenza avrà inizio alle ore 12:00, noi di InterNews24 la seguiremo live.

PARTITE COME QUESTA SI PREPARANO DA SOLE, MA DA ALLENATORE COSA SI AGGIUNGE AD UNA PARTITA COSÌ SENTITA? – «Chiaramente sappiamo tutti cosa rappresenta Juve-Inter per la nostra tifoseria e la nostra società. E’ una partita importante in un momento delicato del campionato, sappiamo che dovremo fare un’ottima partita contro una squadra di qualità che si è rinforzata col mercato invernale. Ha un ottimo allenator che stimo molto e viene da tre vittorie consecutive, quindi dovremo fare un’ottima partita».


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IL PUNTSO SUGLI INFORTUNATI E SE HO ANCORA QUALCHE DUBBIO SULLA FORMAZIONE – «Beh qualche dubbio fortunatamente ce l’ho, dovrò valutare dopo l’allenamento di oggi. Rientra Dimarco che ha smaltito l’influenza, rientra Dumfries dalla squalifica. Oggi dovremo valutare Thuram che sente ancora un po’ di dolore, vedremo se riuscirà ad allenarsi con noi, in questi giorni non l’ha ancora fatto. Ha fatto un lavoro a parte, vedremo oggi le sensazioni del ragazzo dopo l’allenamento».

L’IMPORTANZA DI PROVARE A RECUPERARE THURAM, QUANTO CAMBIA AVERLO A DISPOSIZIONE ALMENO DALLA PANCHINA? – «Thuram sappiamo tutti l’importanza che ha nella nostra squadra. In questo momento chiaramente è più no che sì. E’ un ragazzo generoso che anche lunedì ha dato la disponibilità dopo il colpo che aveva ricevuto giovedì a Firenze, poi dopo 25 minuti è dovuto uscire dal campo. Questi giorni si è curato, ha fatto un lavoro a parte, vedremo se riuscirà ad essere con noi e a darci una mano. Comunque gli altri attaccanti stanno bene, Arnautovic ieri si è allenato con la squadra, Correa ha fatto una settimana completa dopo tanto tempo, Taremi sta smaltendo anche lui un problema che si portava da Lecce e ha lavorato bene anche lui. Dopo la rifinitura farò le scelte più opportune».

QUANTO SAREBBE IMPORTANTE PER ME VEDERE LA SQUADRA APPROCCIARE LA GARA COME CONTRO LA FIORENTINA? – «Chiaramente gli scontri diretti valgono tanto, soprattutto in questo periodo della stagione- Sappiamo che il calendario ci vedrà in questi scontri in trasferta, quindi dovremo cercare di alzare il nostro livello che in questi scontri non ci ha ancora permesso di portare a casa vittorie importanti. Abbiamo fatto buone partite, eccezion fatta per le due partite che abbiamo perso col Milan e con la Fiorentina, dove abbiamo perso meritatamente. Nelle altre abbiamo fatto buone gare ma non siamo stati perfetti come bisogna essere in queste determinate partite».

RISCHIO DI TROVARE UNA JUVE COME LA FIORENTINA A FIRENZE, COL PALLINO DEL GIOCO ALL’INTER E IL PERICOLO DELLE RIPARTENZE? SE HO L’IMPRESSIONE CHE SI STIA INCATTIVENDO LA LOTTA SCUDETTO DAL PUNTO DI VISTA MEDIATICO? – «Per quanto riguarda la Juventus, come ho detto prima è una squadra di qualità che viene da 3 vittorie consecutive. Loro alternano: col PSV sono stati molto aggressivi, quella prima un po’ meno, riesce a fare entrambe le cose e cambiare durante la partita le proprie pressioni. Noi ci stiamo preparando nel migliore dei modi.

Per quanto riguarda quello che si è detto in questi giorni, io ho solo detto che mi sono arrabbiato dopo la partita col Milan perché dopo 4 o 5 episodi siamo tutti umani, io mi sono solo arrabbiato perché pensavo alla mia Inter. Pensavo che quando succede un qualcosa per l’Inter non se ne parlava quasi, avevo lanciato questo allarme, la testimonianza l’abbiamo avuta lunedì. Io ne ho parlato col Milan, lunedì c’è stata la Fiorentina e se ne sta parlando ancora oggi del calcio d’angolo non assegnato. Chiaramente la palla era uscita, mi viene in mente un episodio di Leverkusen dove ci viene assegnato un calcio d’angolo contro al 90esimo, col giocatore del Leverkusen sull’uno-due con un metro di fuorigioco, perdiamo la partita su quel calcio d’angolo e non si è detto niente. Quando quel calcio d’angolo ci ha costretto a giocare l’ultima partita per vincere per rimanere nelle prime 8, ci ha dato un grave danno di classifica perché probabilmente saremo arrivati secondi e avremmo avuto un determinato tabellone, ed è stato anche un qualcosa a livello economico che ha danneggiato la mia società. Il mio era stato un allarme generale che quando succedono cose in favore dell’Inter si fanno trasmissioni e se ne parla per giorni e giorni, quando succede qualcosa contro l’Inter non se ne parla. Il mio pensiero è stato solo quello, senza parlare di arbitri o allenatori, perché gli errori ci saranno sempre, li commettiamo anche noi allenatori e i giocatori. Era solo un modo per difendere il lavoro mio, dei miei giocatori e dalla mia società»

L’INTER HA 11 PUNTI IN PIÙ SULLA JUVE, COSA SIGNIFICA QUESTA SUPERIORITÀ E QUANTO PUÒ AIUTARE AD AFFRONTARE UNO SCONTRO DIRETTO? – «La classifica ce l’abbiamo ben visibile tutti, ma affrontiamo una squadra forte che nel mercato si è rinforzata. Con un ottimo allenatore che dà una grandissima organizzazione alle proprie squadre, nel girone d’andata hanno avuto diversi infortuni che li hanno penalizzati, hanno fatto qualche pareggio di troppo dove probabilmente avrebbero meritato di vincere. Sarà una partita impegnativa per noi che dovremo cercare di fare nel migliore dei modi».

L’INTER L’UNICA SQUADRA CHE DEVE VINCERE PER FORZA? – «Quelle sono le valutazioni. Per quanto mi riguarda posso dire che noi abbiamo le nostre ambizioni, i nostri desideri. Abbiamo uno scudetto sul petto che cercheremo di difendere con tutte le nostre forze. Sappiamo il percorso fatto, sappiamo che noi insieme a Napoli e Atalanta abbiamo qualche punto di vantaggio sulle altre ma anche le altre squadre vedo che stanno vincendo partite consecutive. Mancano 14 partite, è tutto aperto fino alla fine e ci sarà grande lotta fino all’ultima di campionato».

CI PUÒ ESSERE IL RISCHIO CHE LA SQUADRA ENTRI IN CAMPO UN PO’ BLOCCATA NEL RICORDO DI QUEL 4-4 DELL’ANDATA? – «La partita d’andata, anche se è passato un po’ di tempo, l’abbiamo vista e analizzata. Secondo me abbiamo fatto una prima parte di gara molto buona, una fase offensiva molto buona. In fase difensiva dovevamo lavorare meglio, di squadra. Abbiamo commesso degli errori che non ci hanno permesso di vincere una partita che fino al 65esimo era stata chiaramente in mano nostra».

POSSIAMO ASPETTARCI UN’INTER PIÙ BRILLANTE DAL PUNTO DI VISTA DELLE ENERGIE DOPO LA SETTIMANA INTERA DI LAVORO? – «Quello è l’auspicio, è il modo in cui abbiamo lavorato in questi 3 giorni. Manca quello di oggi che sarà il quarto, prima non è mai successo. Abbiamo avuto il posticipo di lunedì, la Juventus ha giocato martedì in Champions, abbiamo un giorno di differenza con i nostri avversari. Siamo due squadre che hanno giocato tantissimo, queste due settimane ci daranno modo di lavorare di più e meglio e di cercare di curare i dettagli che in determinate partite fanno la differenza».

SE HO ANCHE ALCUNI DUBBI IN DIFESA? – «Stanno bene tutti. Dovrò scegliere tra Acerbi e de Vrij, tra Pavard e Bisseck, e chiaramente tra Bastoni e Carlos, con quest’ultimo che viene da due partite fatte molto bene contro la Fiorentina. Nell’ultima si è diviso tra fare il quinto e il terzo, sono giocatori che stanno bene. C’è il rientro di Dimarco, Zalewski ha fatto due ottimi ingressi da quando è arrivato qui all’Inter, si sta inserendo molto bene. Dovrò valutare bene sperando di poter recuperare anche Thuram. Gli altri, toccando ferro, dovrebbero essere tutti a disposizione».

L’IMPORTANZA DI UN ATTACCANTE CHE PARTE COME ALTERNATIVA AI TITOLARI, COSA CAMBIA NELLA MENTE DI UN GIOCATORE? – «Sicuramente cambia, anche a me piaceva più giocare dall’inizio. Subentrare non è semplicissimo in determinate partite. Ho la fortuna di avere a disposizione giocatori importanti, prova lampante è stato l’ingresso di Arnautovic di lunedì che ci ha dato una grandissima mano, poi è entrato Taremi per l’ultimo quarto d’ora ed è entrato bene. Il desiderio mio è di cercare di portare tutti i giocatori, Correa compreso, nella migliore condizione possibile, poi dover scegliere con molta tranquillità come ho sempre fatto».

A COSA SONO DOVUTE LE DIFFICOLTÀ DI TAREMI? – «Secondo me Taremi ha fatto un’ottima prima parte, poi ha avuto un problemino alla vigilia del campionato che lo ha rallentato nella sua preparazione. Lui era sempre abituato a fare il titolare, qui all’Inter c’è concorrenza con tutti gli altri attaccanti, era in netta ripresa ed ero molto soddisfatto. Poi c’è stato l’ingresso in campo a Lecce dove, nell’azione del gol del rigore, lui ha sentito un problemino all’adduttore e in questi 15-20 giorni non ha più potuto allenarsi nel migliore dei modi. Però in questi ultimi 3-4 giorni l’ho visto in ripresa, è un giocatore positivo che mi piace, un lavorato che si è inserito molto bene nei nostri meccanismi. Per come si allena e per l’atteggiamento sono molto contento di lui».

CONTE MI HA TIRATO IN BALLO PER LA QUESTIONE DEL PROTOCOLLO VAR? – «A questa domanda ho risposto prima al collega. Come ho detto, gli errori ci sono e ci saranno sempre, degli arbitri come dei giocatori e degli allenatori. Mi sono arrabbiato per il diverso trattamento che vedo tra l’Inter e le altre squadre. E’ lì che dopo 4-5 volte, siamo umani e mi sono arrabbiato. Ma sono molto tranquillo, a volte anche io per l’adrenalina sbaglio. Ad esempio lunedì sono stato giustamente ammonito, sentivo molto la partita perché venivamo da quella di giovedì dove non avevamo fatto bene e volevo che non ripetessimo determinati errori».

COME GESTIREMO OGGI IL RITIO, PRIMA VEDREMO IL NAPOLI E POI SANREMO? – «Faremo allenamento nel pomeriggio, visto che la trasferta è abbastanza vicina. Faremo allenamento alle 15 e poi si partirà per Torino dove arriveremo per cena».

COME STA CALHANOGLU E COSA GLI SERVE PER TORNARE AL SUO LIVELLO? – «Ha avuto qualche rallentamento che non aveva mai avuto in carriera, si è dovuto fermare non per cose importantissime ma che lo hanno un po’ rallentato. Ultimamente ha fatto 3 spezzoni di partita che lo hanno aiutato a salire di condizione, in questi giorni ha lavorato molto bene e penso che a breve avremo il Calhanoglu che ci ha abituato. Lo vedo positivo e tranquillo».

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