gonfialarete.com
·10 March 2025
CorSport – L’Inter chiama e il Napoli risponde, Inzaghi tenta l’allungo e Conte gli ha fatto capire una cosa…

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·10 March 2025
L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” ha commentato il match di ieri tra Napoli e Fiorentina.
Anema e core. L’anima di una squadra che lotta e combatte insieme al suo allenatore, il cuore di una città che non vuole smettere di sognare a occhi aperti. La lotta scudetto diventa sempre più affascinante. L’Inter chiama e il Napoli risponde, Inzaghi tenta l’allungo e Conte gli fa capire che non sarà facile seminarlo. Lukaku e Raspadori hanno messo il fiocco sulla vittoria con la Fiorentina, ma tutta la squadra l’ha voluta con personalità, sostanza e qualità. Confermando di avere un unico grande problema, quello che accompagna gli azzurri da inizio stagione: costruisce tanto e concretizza poco. A dire il vero rispetto alla settimana scorsa è migliorata la mira: anche ieri sono arrivati 19 tiri, come nella partita con l’Inter. Ma stavolta 11 erano diretti nello specchio, a differenza dei 4 contro i nerazzurri. Il divario nei gol fra le prime due in classifica è il gap più evidente che c’è: l’Inter ne ha segnati 63, il Napoli solo 45. Con la rete di ieri Lukaku è diventato il primo giocatore azzurro in doppia cifra, Inzaghi ne ha già due (Lautaro e Thuram). Non è un tema solo di attualità, come ha sottolineato Conte, ma da tenere presente anche in estate. Uno degli obiettivi di Manna per la prossima stagione sarà proprio questo, aggiungere calciatori con più gol nelle corde a una squadra che, almeno questo sembra già certo, tornerà a giocare in Europa. Per ora alternative non ce ne sono. Il Napoli resta aggrappato a Lukaku e Raspadori. Big Rom è condizionante: è tornato al gol e la squadra è tornata a vincere. Per Jack parlano i numeri: tre gol nelle ultime quattro partite, gli stessi che aveva segnato nelle precedenti 39.
Da domenica a Venezia inizia comunque un altro mini campionato. Dieci finali in cui Conte ha ribadito di non voler guardare in faccia nessuno. Le sue scelte saranno esclusivamente meritocratiche, senza considerare crediti acquisiti. Restare aggrappati all’Inter è stato un merito enorme nonostante l’emergenza. Il recupero degli infortunati darà più soluzioni all’allenatore. Da questo difficile periodo, oltre a Raspadori, Conte viene fuori con due certezze: Gilmour, uno dei pochi centrocampisti che “vede” i passaggi in verticale e non solo quelli in orizzontale. Billing, sempre prezioso perché in partita aggiunge fisicità, dinamismo e grande sostanza. Due uomini che potranno essere molto utili nelle rotazioni, in attesa del rientro di Anguissa e soprattutto di quello di Neres, l’unico in grado di dare più verve all’attacco.
Carlo Gioia