PianetaBari
·21 December 2024
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Dopo la batosta rimediata all’Arena Garibaldi, per il Bari di Moreno Longo è tempo di tornare in campo e provare a reagire. Il calendario per la 18esima giornata propone un accoppiamento sulla carta abbordabile, ma che proprio per questo potrebbe rivelarsi scivoloso. A far visita ai biancorossi sarà il Südtirol, fanalino di coda assieme al Cittadella e fresco di cambio in panchina, il secondo da inizio stagione.
A metà della scorsa settimana a Zaffaroni è succeduto Fabrizio Castori, tornato ad allenare in Serie B dopo le parentesi dimenticabili con Perugia ed Ascoli. L’esordio di Castori sulla panchina del Südtirol si è concluso con un pareggio tutto sommato positivo se consideriamo la striscia di risultati precedente al match contro il Mantova. Nelle ultime 10 giornate gli altoatesini hanno vinto una sola gara e conquistato appena 5 punti, uno score che dopo l’avvio di stagione incoraggiante ha fatto precipitare la squadra in zona retrocessione.
Per quanto possibile cerchiamo di capire quali sono le caratteristiche del Südtirol di Castori, considerando però che quella appena terminata è stata la prima settimana di lavoro diretta interamente dall’ex tecnico della Salernitana.
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Rispetto alle passate stagioni è sotto gli occhi di tutti che il Südtirol abbia perso quell’efficacia difensiva che aveva contraddistinto l’exploit del primo anno in Serie B ed anche il buon campionato successivo. Con Federico Valente la squadra stava cercando di proporre un calcio meno conservativo rispetto al passato, riuscendo anche a raggiungere un buon equilibrio tra le due fasi di gioco, ma in questo avvio di stagione anche l’ex tecnico della Primavera si è scontrato con i limiti di una rosa modesta e forse infiacchita dalle tante battaglie affrontate negli anni. L’interregno di Zaffaroni, durato appena 4 partite, ha ulteriormente aggravato la situazione, tanto che la società ha subito optato per un ulteriore ribaltone.
L’ingaggio di Castori suggerisce un tentativo di scuotere emotivamente un gruppo apparso dimesso, e soprattutto di farlo riproponendo un tecnico dall’approccio quantomeno assimilabile a quello di Bisoli. Castori contro il Mantova ha subito scoperto le sue carte: 3-5-2, nessuna velleità di controllare il pallone, linee strette e manovra diretta finalizzata a cercare subito le due punte. La coppia Merkaj-Odogwu ha dato risposte confortanti, ed anche l’utilizzo di Casiraghi nel ruolo di mezzala pare una mossa intelligente.
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La fase offensiva del Südtirol sin da inizio anno è parsa sterile e poco organica, ma individuare dei punti di riferimento, tracciare una strada e cercare di perseguirla potrebbe essere la soluzione migliore per ovviare alle problematiche di una squadra qualitativamente povera.
Castori è un tecnico ancora abile nel disegnare squadre arroccate nella propria metà campo ed estremamente organizzate, mentre il Bari ha dimostrato più volte di avere difficoltà nello scardinare blocchi bassi. Il canovaccio del match è dunque prevedibile: Bari in controllo del possesso e Südtirol raccolto sotto la linea della palla.
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