Inter News 24
·15 February 2025
Cucchi: «Inter in un buon momento ma le insidie sono dietro l’angolo. Juve in crescita, ecco che partita mi aspetto. La possibile assenza di Thuram…» – ESCLUSIVA
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Inter News 24
·15 February 2025
La vittoria di lunedì contro la Fiorentina per cancellare la macchia del Franchi, la super sfida di domani all’Allianz Stadium tra la Juventus e l’Inter, con la squadra di Inzaghi in piena lotta per lo scudetto col Napoli: questi e tanti altri temi sono stati trattati da Riccardo Cucchi in esclusiva a InterNews24. Il noto giornalista, nonché ex radiocronista e voce storica di “Tutto il Calcio Minuto per Minuto”, ha analizzato così il momento della stagione che sta attraversando la squadra nerazzurra.
In un solo colpo, con la vittoria a San Siro contro la Fiorentina, l’Inter si è riscattata dopo il KO del Franchi e ha accorciato in classifica approfittando del passo falso del Napoli con l’Udinese. Che momento è per la squadra di Inzaghi?«Direi che è un momento decisivo sul piano dell’obiettivo di raggiungere il primo posto e di conquistare lo scudetto. La squadra ha reagito, mi pare che le condizioni generali della formazione di Inzaghi siano buone sia dal punto di vista mentale che da quello fisico, e quindi questo è sicuramente un momento positivo. Le insidie sono dietro l’angolo, è un campionato estremamente competitivo soprattutto perché il primo avversario è il Napoli, io non darei per spacciata l’Atalanta. È un campionato che si deciderà nelle ultime giornate».
Domani è il giorno di Juve Inter. Si aspetta una partita sulla falsa riga dell’andata a San Siro con quel 4-4 pirotecnico? Chi parte come favorita?«Credo che naturalmente la favorita sia l’Inter, per ragioni tecniche, nel senso che è la squadra che ha maggiori qualità nel suo organico. Però la Juventus è una formazione in crescita e soprattutto una formazione che sta cercando di tracciare il proprio futuro: sono esperimenti quelli che sta facendo Thiago Motta, anche con un organico molto giovane. Per il momento la Juventus ha deluso sul piano del gioco, però è una squadra che sta cercando la propria personalità e di fronte all’Inter, tradizionale avversaria della squadra bianconera, l’aspetto caratteriale e temperamentale giocherà un ruolo molto importante. È una partita sulla carta equilibrata anche se ovviamente l’Inter parte favorita».
I punti interrogativi dal punto di vista delle formazioni riguardano gli infortunati: Thuram e Arnautovic da una parte, dall’altra Cambiaso con Douglas Luiz che ha già alzato bandiera bianca. Non si sa se i primi 3 riusciranno ad essere della partita, quale assenza eventualmente peserebbe maggiormente?«In questo campionato purtroppo gli infortuni sono stati molti, in questo calcio moderno è facile infortunarsi perché si gioca tantissimo e quindi i calciatori sono stressati sul piano fisico. In questo caso, per fortuna, le due squadre non accusano una quantità enorme di infortunati. Cambiaso è per me un giocatore fondamentale per la Juventus, Arnautovic ha recentemente segnato ma sappiamo che forse non è l’attaccante di riferimento della squadra nerazzurra. Alla fine credo che le assenze si equilibreranno sul campo».
Per quanto concerne l’Inter, è lecito aspettarsi qualcosa in più, anche dal piano realizzativo, dalle seconde linee come Arnautovic, Taremi o lo stesso Frattesi a centrocampo?«L’Inter crea molto, lo si è visto anche nell’ultima prestazione la quantità di azioni offensive e le occasioni generate sono state davvero tante. Diciamo che Lautaro, che pure sta segnando con una buona percentuale, non è forse il Lautaro delle passate stagioni che risolveva con le sue reti tante situazioni complicate. Chiaro che a questo punto servirebbe il supporto di altri calciatori. Credo che ci sia un tema molto interessante in questo campionato, che riguarda l’Inter ma non solo: sono sempre meno le conclusioni da fuori area. E soprattutto, quello che mi sorprende un po’, è che anche le squadre più forti molto spesso cerchino l’ultimo passaggio in area di rigore anziché tentare la conclusione. Fraseggi che spesso vengono neutralizzati dalle difese avversarie: si cerca la perfezione quando invece bisognerebbe avere maggiore decisione nelle conclusioni a rete. Questo è un problema che riguarda l’Inter, ma non soltanto l’Inter».
Si è concluso da poco il mercato invernale, che ha visto un’Inter molto meno protagonista rispetto ad altre rivali come Juve e Milan. Come giudica l’innesto di Zalewski al posto di Buchanan? Pensa che i nerazzurri avrebbero avuto bisogno di altri acquisti, magari in difesa?«Zalewski è un ottimo giocatore, ha fatto molto bene alla Roma e secondo me ha delle buone qualità. Sarà compito di Inzaghi valorizzarlo al massimo: è un giocatore giovane che può far bene, ma deve avere una guida e da questo punto di vista Inzaghi potrebbe essere determinante. C’è un problema che non dobbiamo dimenticare: in questo momento il calcio italiano viaggia con un monte debiti molto alto, si parla di circa 5 miliardi di euro complessivi. Alcune società come l’Inter hanno debiti più grandi rispetto alle altre. Io credo che nel prossimo futuro dovremo attenderci sempre più un mercato attento soprattutto a non spendere troppo perché è necessario ritornare nell’ambito di un bilancio che sia non più in rosso. Anche l’Inter evidentemente non può spendere più come in passato. Questa può essere un’occasione importante per capire come a volte non è necessario spendere tanto, quanto invece cercare, con uno scouting adeguato, calciatori che possano essere di qualità ma che non siano onerosi dal punto di vista economico. Ci vuole uno sforzo di fantasia, anche l’Inter dovrà farlo come anche altre società che sono in deficit. Nel prossimo mercato, secondo me, vedremo molte più società cercare di spendere meno e cercare comunque giocatori di qualità».
Passando adesso al Napoli. L’infortunio di Neres, sommato alla partenza di Kvaratskhelia, hanno fatto sì che Conte tornasse al suo 3-5-2: i partenopei saranno in grado, secondo lei, di mantenere il ritmo della prima metà della stagione?«Il Napoli ha fatto un campionato straordinario fino a questo momento, fa bene Conte a sottolinearlo. Il Napoli non ha lo stesso organico dell’Inter sul piano della qualità e anche su quello numerico. Il risultato è stato davvero importante, è straordinario mantenere così a lungo la testa della classifica. Il Napoli ha già fatto moltissimo, adesso il compito di Conte è quello di compattare la squadra e far sì che non ci siano cali di rendimento da qui alla fine. Credo che l’Inter abbia più numeri per vincere il campionato, però il calcio ci sorprende sempre, è una delle sue più grandi e straordinarie qualità. Credo che il Napoli sarà capace di lottare fino alla fine con l’Inter, oggi ha una gara non facile contro la Lazio all’Olimpico. Vedremo già questo pomeriggio che tipo di Napoli scenderà in campo».
Infine una parentesi sulla Nazionale: manca poco più di un mese prima che l’Italia torni in campo contro la Germania. Intanto i tifosi sognano vedendo il grande stato di forma dei due attaccanti principali, ovvero Kean e Retegui. È giusto sognare in vista della qualificazione ai prossimi Mondiali o è più opportuno mantenere i piedi per terra considerando le delusioni degli scorsi anni e dell’ultimo Europeo?«Meglio mantenere i piedi per terra. Naturalmente in questo momento abbiamo i due attaccanti in grandissima forma, soprattutto Retegui che con l’Atalanta ha raggiunto una percentuale di realizzazioni veramente molto elevata. Questo non può che fare bene anche alla Nazionale, quindi Spalletti avrà a disposizione due attaccanti in buona salute, e questo è importante. Però sappiamo quanto è difficile il percorso della Nazionale e quanto è stato difficile negli ultimi anni, lo sarà anche nei prossimi mesi. La speranza è che la Nazionale torni ad essere competitiva così come lo è stata per tanto tempo, molto tempo fa purtroppo, però il percorso è lungo e complicato. Piedi per terra e naturalmente un grande augurio di buon lavoro a Spalletti».
Si ringrazia Riccardo Cucchi per la disponibilità e la gentilezza mostrate in questa intervista.
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