Pagine Romaniste
·22 February 2025
Dalla difesa ritrovata a Keita per l’attacco. Nesta crede nel Monza
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·22 February 2025
La Gazzetta dello Sport (M. Brega) – Quattordici punti in 25 giornate, due sole vittorie, due allenatori e un mercato invernale che ha registrato almeno quattro uscite eccellenti. In casa Monza, per dare sostanza alla ferma volontà di inseguire la salvezza, bisogna leggere tra le righe ed estrapolare ogni segnale. Ecco perché l’avvicinamento alla sfida di lunedì sera in casa della Roma è l’occasione per analizzare quello che ha detto il pareggio contro il Lecce. La prima gara dell’esordio-bis di Alessandro Nesta sulla panchina dei brianzoli ha lasciato giudizi agli estremi. C’è chi ha preso il punto come un nuovo inizio, chi come un’occasione buttata. Proviamo a prendere gli aspetti positivi. Porta chiusa dopo 16 gare consecutive di campionato a incassare almeno un gol (17 con la Coppa Italia), lo 0-0 di domenica contro il Lecce va letto come un nuovo inizio.
Dal 27 ottobre scorso (2-2 contro il Venezia), i brianzoli hanno iniziato a subire gol e la scia è proseguita fino al ritorno di Nesta. In mezzo l’esonero dell’ex difensore e la gestione di Salvatore Bocchetti. Aver chiuso la porta è anche aver afferrato un lembo di fiducia nei propri mezzi. La stessa che ha preso Stefano Turati, migliore in campo contro i salentini, capace di gestire ogni pericolo lungo la gara senza passare attraverso momenti bui. La sua crescita e la sua costanza rappresentano altri due elementi da cui ripartire in vista della Roma. Oltre alla difesa chiusa e a Turati, ecco la crescita e l’inserimento di Keita Baldé. L’ex laziale si è presentato con un entusiasmo contagioso e una condizione da sistemare. Ma con questo umore la sua presenza diventa vitale per Nesta.
Sia perché aumenterà la qualità offensiva, sia perché creerà la sana rivalità interna per prendersi un posto da titolare. La sua presenza risulta essere stimolante soprattutto per Dany Mota Carvalho. Voleva andare alla Fiorentina e invece è rimasto a Monza non completamente convinto. Visto che il posto non è garantito, dovrà rimettere dentro di sé l’ambizione di chiudere bene la stagione per evitare di passare troppo tempo a guardarla piuttosto che a viverla. Altri elementi da cui attingere fiducia? Il distacco ridotto dalla quart’ultima: da 8 a 7 punti. Pochi, direte. Bisogna prendere tutto ciò che di buono c’è per crederci. Come i recuperi degli infortunati (Lekovic dovrebbe farcela, Birindelli forse, Pessina punta il Torino) e la carica potente di Nesta. Altro che molle…
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