Inter-News.it
·27 November 2024
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Matteo Darmian si conferma il jolly dell’Inter di Simone Inzaghi. Specialmente ora, dopo l’infortunio di Benjamin Pavard in occasione della sfida di UEFA Champions League contro il Red Bull Lipsia. Che lo riporta, di fatto, al ‘passato’
JOLLY – Matteo Darmian è senza dubbio l’uomo in più per Simone Inzaghi. Professionismo, duttilità e capacità di applicazione. Queste le sue caratteristiche principali, che gli permettono di essere un valore aggiunto quando la coperta, numericamente parlando, è corta. Già in occasione dell’infortunio di Carlos Augusto aveva avuto modo di dare una mano sulla fascia sinistra, in qualità di vice di Federico Dimarco. Disputando anche gare di livello, come quella contro l’Arsenal, dove insieme a Yann Bisseck riuscì a limitare il potenziale offensivo di un giocatore come Bukayo Saka. Utile, poi, anche sulla fascia destra, per alternarsi con Denzel Dumfries nell’attesa del recupero al 100% dell’altra alternativa sull’esterno, ovvero Tajon Buchanan.
DI NUOVO BRACCETTO – Matteo Darmian è ancora chiamato in causa. Perché con l’infortunio di Benjamin Pavard, sulla destra rimane soltanto l’alternativa Yann Bisseck. Ecco perché l’ex – fra le altre – del Torino è adesso fondamentale per poter fornire a Simone Inzaghi ulteriori alternative in quel ruolo. Un ritorno al passato per Matteo Darmian, che da tempo non occupa la posizione di braccetto di destra dopo il dirottamento a tempo pieno sulla fascia. Rispolverato però un Dumfries in grande condizione e recuperato Buchanan, Inzaghi può tornare a fare affidamento sull’italiano come alternativa proprio in difesa. Dove già in passato ha fornito prestazioni di alto livello sia in campionato, sia in UEFA Champions League, quando si ritrovò – nell’anno della cavalcata fino a Istanbul – a sostituire (egregiamente) Milan Skriniar.