Facchetti: «Inter, segui Inzaghi. Mercato? Mi fido di Marotta, sulle critiche a Lautaro…» – ESCLUSIVA | OneFootball

Facchetti: «Inter, segui Inzaghi. Mercato? Mi fido di Marotta, sulle critiche a Lautaro…» – ESCLUSIVA | OneFootball

Icon: Inter News 24

Inter News 24

·15 November 2024

Facchetti: «Inter, segui Inzaghi. Mercato? Mi fido di Marotta, sulle critiche a Lautaro…» – ESCLUSIVA

Article image:Facchetti: «Inter, segui Inzaghi. Mercato? Mi fido di Marotta, sulle critiche a Lautaro…» – ESCLUSIVA

Gianfelice Facchetti in esclusiva, dalla stagione dell’Inter agli obiettivi di Inzaghi, ma anche mercato, Nazionale e le critiche su Lautaro…l’intervista

L’Inter è attesa da un vero e proprio tour de force. Tra una settimana i ragazzi allenati da Simone Inzaghi riprenderanno il proprio cammino verso gli obiettivi stagionali con una sequela di partite ravvicinate ‘spalmate’ su ben quattro competizioni diverse. Dal campionato alla Champions, passando per Coppa e Supercoppa Italiana.

Lo sa bene Gianfelice Facchetti – figlio della leggenda Giacinto Facchetti – e orgoglioso tifoso nerazzurro. Insieme all’attore e scrittore abbiamo fotografato la situazione tra le mura di Appiano Gentile a 360 gradi, con uno sguardo conclusivo anche sulla nazionale italiana. In esclusiva per InterNews24 la sua intervista:


OneFootball Videos


Buongiorno Gianfelice. Iniziamo subito dal campionato, c’è qualcosa – in questo avvio di Serie A – che l’ha particolarmente incuriosita?

«La cosa sotto gli occhi di tutti è che c’è una forbice molto stretta tra le squadre che sono in testa alla classifica e quelle che seguono. C’è molta concorrenza, qualche bella novità come Fiorentina e Lazio. O come la conferma dell’Atalanta quale ormai una big del calcio italiano. Insomma, la lotta per vincere sarà sicuramente più agguerrita e più allargata rispetto all’anno scorso».

E, complice anche questa concorrenza, quale potrà essere la chiave per l’Inter di Simone Inzaghi?

«Dovrà continuare come ha fatto fin qui Inzaghi, facendo rotazioni e coinvolgendo sempre più elementi. In modo che i cambi e le sostituzioni non facciano sentire la fatica alla squadra. Continuare a fare quello che ha mostrato nelle ultime dieci partite insomma, con l’Inter che sta ritrovando le proprie certezze…nella difesa, nella manovra. Forse è mancato un pizzico di lucidità e determinazione davanti. Qualche gol in più non avrebbe fatto male».

A proposito di gol, qualcuno ha iniziato a puntare il dito su Lautaro Martinez…

«È fisiologico per qualsiasi atleta chiamato a fornire prestazioni elevate in continuazione in un calcio che non si ferma mai. I nuovi formati, penso a quello della Champions, anziché alleggerire il carico ci aggiungono altro. La nazionale ha moltiplicato partite e competizioni per cui quando il campionato si ferma non c’è neanche una pausa vera e propria. Si pensa che il fatto che calciatori abbiano stipendi elevati rispetto alle persone ‘comuni’ sia una ragione più che sufficiente per criticarli quando hanno delle fasi di incertezza dove non rendono al 100%. Ma non sono macchine e uno come Lautaro che non hai mai tirato indietro la gamba, credo che non vada e non possa essere criticato perché non è in condizione. La stagione è lunga, quello che non deve mai mancare è la voglia e la determinazione. E questo mi sembra che lo si legga negli occhi del nostro capitano».

Crede che l’Inter in sede del mercato invernale avrà bisogno di puntellare la rosa intorno a Lautaro?

«Una squadra che vince ha innanzitutto delle certezze, come l’Inter che si è appuntata la seconda stella. Sono stati fatti alcuni acquisti, se poi a gennaio si reputerà che sarà necessario intervenire…queste sono valutazioni che verranno fatte da Inzaghi con i dirigenti, con la nuova proprietà insomma. Con un calciomercato che ormai non sembra fermarsi mai mi sembra che il lavoro a gennaio negli ultimi anni sia spesso proiettato alla stagione successiva. A metà anno siamo abituati a vedere i nostri dirigenti cercare occasioni per i tempi futuri…di solito chi ricorre tanto al mercato di gennaio mi sembra che è perché si trova in estrema difficoltà. Per cui sarei prudente e mi fiderei ciecamente delle mosse dei nostri».

Allarghiamo la lente alla Nazionale, che segnali le sta regalando questa Italia di Spalletti?

«Sembra che qualcosa di buono si sia mosso nel ripartire e anche un po’ nel metabolizzare la delusione degli ultimi europei. Con qualche innesto di forze fresche, anche l’aver ritrovato Tonali…qualcosa che mancava forse al centrocampo. Per ora le prime uscite della Nazionale mi sembra siano state tutto sommato positive, rispetto ai mesi scorsi. Speriamo che siano di buon auspicio. Perché poi, credo che il vero grande obiettivo non sia tanto la Nations League quanto questo benedetto mondiale che abbiamo perso…in maniera – dal punto di vista sportivo – tragica. Il vero obiettivo credo sia vedere un Italia che torni a fare la propria parte nel calcio delle Nazionali insomma, vedere un’Italia rispettata dall’esterno e amata dagli Italiani. Non vista come una semplice pausa del campionato…siccome questa è ogni tanto la percezione che sia ha nel sentimento popolare dei tifosi».

Concludiamo con uno sguardo al futuro. A fine stagione Gianfelice Facchetti sarà felice se…

«Sarò felice se continuerò a rivedere l’Inter a cui ci siamo abituati in questi ultimi anni con Simone Inzaghi. Quindi un’Inter che vuole vincere, che si vuole divertire e che ha piacere di stare in campo quando ha la palla in mezzo ai piedi».

Si ringrazia Gianfelice Facchetti per la disponibilità e la gentilezza mostrate in questa intervista.

View publisher imprint