PianetaSerieB
·12 March 2025
Garbato, ma non troppo – Il Calha della B ha deciso Spezia-Pisa: più forte del dolore, Salvatore Esposito è fuori categoria

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·12 March 2025
In qualsiasi modo si voglia descrivere la stagione che sta disputando Salvatore Esposito si rischia di cadere nelle peggiori banalità. Il modo in cui il regista dello Spezia ha deciso il big match col Pisa riaprendo la sfida per il secondo posto è impensabile per qualsiasi pari ruolo che disputa la Serie B. Una punizione calciata magistralmente per il primo pareggio, un’imbucata illuminata alle spalle della difesa per il secondo e il solito cross spaccadifese per propiziare il gol del 3-2. È entrato in tutti e 3 i gol risultando di gran lunga il calciatore più decisivo dei 22 in campo.
Il parallelismo con Hakan Calhanoglu si origina proprio da questa constatazione: quanti play sanno non soltanto ricamare magie negli ultimi 30 metri con questa frequenza ma soprattutto riuscirci nelle partite più pesanti? In cadetteria assolutamente nessuno, ma anche ampliando il raggio d’osservazione si tratta di una qualità per pochissimi eletti. A ciò va aggiunto un dettaglio ormai ben noto, ma comunque impressionante: la gara l’ha giocata da infortunato, con una contrattura alla coscia. Qualità balistica estrema, visione di gioco, leadership, agonismo ed evidentemente anche una resistenza fuori dal comune. La sommatoria di tutte queste caratteristiche è incompatibile con la Serie B.
Se a 24 anni un giocatore così è ancora a uno step così sproporzionato verso il basso rispetto alle disponibilità di cui dispone non può essere un caso. Qualche scelta sfortunata come il trasferimento allo Spezia proprio nell’anno della retrocessione e una maturità calcistica arrivata più tardi della media che ha contribuito alla sottovalutazione che lo ha accompagnato negli ultimi anni ne hanno minato l’exploit. Adesso, però, è ora di pensare in grande. Anche in caso di promozione per lo Spezia sarà difficilissimo trattenere un elemento che non può non essere sui taccuini di società ambiziose e che invece per i liguri potrebbe costituire anche la plusvalenza più importante della storia del club.
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