
Zerocinquantuno
·9 May 2025
Il Bologna si fa beffare dal Milan e mette a rischio l’Europa: doppio Gimenez e Pulisic ribaltano Orsolini, a Roma entrambe si giocheranno tutto

Zerocinquantuno
·9 May 2025
Dopo aver pareggiato meno di settimana fa contro la Juventus al Dall’Ara, per il Bologna arriva un altro match da dentro o fuori in casa del Milan, gustoso antipasto della finale di Coppa Italia in programma mercoledì prossimo a Roma. Italiano, orfano di Holm, Ndoye, Odgaard e Pedrola, sa che c’è bisogno di una vittoria per riprendersi il quarto posto Champions ma anche per consolidare un piazzamento europeo, e tenendo conto del doppio impegno ravvicinato opera un discreto turnover pur senza rinunciare ai leader Skorupski, Beukema, Freuler e Orsolini: nel consueto 4-2-3-1 ci sono De Silvestri, Lykogiannis, Moro, Pobega, Dominguez e Dallinga, ancora una volta preferito a Castro. Molte più prime linee in formazione, invece, per Conceição, che prosegue nel solco del 3-4-2-1 e senza lo squalificato Rafa Leao e l’acciaccato Fofana si affida ai vari Maignan, Tomori, Pavlovic, Theo Hernandez, Reijnders, Pulisic e Jovic, diventato ormai il centravanti titolare. Spinti dagli oltre 1.200 tifosi al seguito, i rossoblù partono bene e al 4′ battono un colpo con un sinistro troppo debole di De Silvestri su appoggio di un vivace Dominguez. I rossoneri (in campo coi cognomi materni sulle maglie, in vista della Festa della Mamma) cominciano ad accendersi solo attorno al quarto d’ora, quando prima una sortita di Pulisic viene murata sul più bello da una tempestiva svicolata di Lykogiannis, e poi un tiro a giro dal limite di Joao Felix incoccia nel piede di De Silvestri e si spegne a lato: sul corner conseguente, Skorupski buca l’uscita alta e Jovic, di testa, lo grazia. Al 23′ Dallinga allarga bene per Dominguez e l’argentino, dopo essersi accentrato, scarica una botta che Maignan è bravo a smanacciare sul fondo, quindi al 27′ serve il fisico roccioso di Beukema per stoppare un pericoloso esterno destro in corsa di Jimenez. Intanto entrambi gli allenatori perdono un pezzo in difesa: da un lato fuori Tomori (capogiri causati da un colpo alla nuca), dall’altro out Erlic (risentimento al polpaccio). Col passare dei minuti i felsinei guadagnano metri, e al tramonto della frazione si fanno di nuovo vivi in avanti: 33′ Lykogiannis riesce ad arrivare sul fondo e crossa in scivolata ma Maignan fa buona guardia, al 42′ Orsolini colpisce l’esterno della rete incornando un traversone ancora di Lykogiannis, al 44′ lo stesso ‘Orso’ spedisce alle stelle una sorta di rigore al volo su assist di Pobega, infine al 46′ proprio Pobega inzucca l’ennesimo lancio di ‘Lyko’ ma non inquadra il bersaglio. Partita a scacchi più che di pallone, e non sorprende lo 0-0 con cui si va al riposo. Il punteggio, però, si sblocca subito in avvio di ripresa, e a passare in vantaggio è il BFC: Orsolini addomestica una sponda aerea di Dallinga, converge sul suo mancino e dal limite dell’area scocca un dardo che si infilza nell’angolino lontano, imparabile per Maignan. La squadra di Italiano, che nel mentre si gioca pure le carte Castro, Cambiaghi ed Aebischer, sembra ora in pieno controllo della situazione, coi padroni di casa che non vanno oltre ad una staffilata di Theo Hernandez respinta da Skorupski. Al 25′ Cambiaghi spaventa San Siro con una staffilata a fil di traversa da posizione quasi impossibile, e a sorpresa è di fatto l’inizio della fine per i rossoblù, che all’improvviso escono dal match e danno il là alla rimonta del Milan, trascinato dai neo entrati Gimenez e Chukwueze ma soprattutto favorito dai varchi che si aprono nella difesa avversaria: al 28′ fa 1-1 su imbeccata dell’ala nigeriana sporcata da Lucumí e prolungata da Pulisic, al 30′ lo stesso ex Feyenoord batte Skorupski in pallonetto ma viene pescato in fuorigioco, e al 34′ Pulisic raddoppia sempre da sottomisura sfruttando un’incursione di Joao Felix. Freuler e compagni, storditi dal doppio pugno incassato, cercano con le ultime energie rimaste di imbastire una reazione per arrivare quantomeno al pareggio, ma al 45′ i guantoni di Maignan fagocitano un buon tentativo di Cambiaghi dopo un’azione sviluppata sulla destra. Nulla da fare, e al 47′ in contropiede c’è spazio anche per il definitivo 3-1 ancora di Gimenez, che lanciato da un imprendibile Chukwueze controlla la sfera, mette a sedere De Silvestri e insacca di precisione. Il Meazza celebra il suo bomber e festeggia, malgrado la vittoria (salvo miracoli aritmetici) serva a ben poco se non a ricreare un po’ d’entusiasmo nell’ambiente; di contro i felsinei si piegano sulle ginocchia perché sanno di averla combinata grossa e avvertono il rischio di salutare non solo la qualificazione in Champions League, ormai difficilissima, ma addirittura l’ingresso in Europa. Dipenderà, oltre che dai risultati del weekend, dall’insidiosa trasferta di Firenze e dalla sfida interna col Genoa, ma molto di più dalla finale di Coppa Italia che andrà in scena fra cinque giorni: se fino a ieri sembrava che solo il Milan si sarebbe giocato l’intera stagione nel big match dell’Olimpico, ora il discorso può essere tranquillamente esteso anche al Bologna, che cinquantun anni dopo l’ultimo trionfo scenderà in campo per la storia ma anche per non dipingere di delusione e amarezza un’annata che, per quanto espresso sin qui, meriterebbe senza dubbio un lieto fine. Tutti a Roma e tutto a Roma, quindi, sperando che l’esito sia diverso.
MILAN-BOLOGNA 3-1
MILAN (3-4-2-1): Maignan; Tomori (14′ Thiaw), Gabbia, Pavlovic (20′ st Walker); Jimenez (20′ st Chukwueze), Loftus-Cheek (33′ st Musah), Reijnders, T. Hernandez; Pulisic, J. Felix; Jovic (20′ st Gimenez). A disp.: Sportiello, Torriani, Bartesaghi, Florenzi, Terracciano, Abraham, Camarda. All.: Conceição
BOLOGNA (4-2-3-1): Skorupski; De Silvestri, Beukema, Erlic (31′ pt Lucumí), Lykogiannis; Moro (35′ st El Azzouzi), Freuler; Orsolini (16′ st Cambiaghi), Pobega (16′ st Aebischer), Dominguez; Dallinga (16′ st Castro). A disp.: Bagnolini, Ravaglia, Calabria, Casale, Miranda, Fabbian, Ferguson. All.: Italiano