Lazionews24
·27 December 2024
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·27 December 2024
Intervenuto ai microfoni ufficiali della Lazio, Gustav Isaksen ha parlato così del match contro l’Atalanta e di molto altro:
Messi e Cristiano Ronaldo hanno dominato la scena per anni: di chi è ora il futuro?
«Due mesi fa ho giocato contro Lamine Yamal, dico lui. Ma ci sono anche Mbappé, Vinicius, Haaland. E non dimentico i talenti della mia Danimarca, come Hajlund. Però raggiungere i numeri di Messi e Ronaldo non sarà facile per nessuno».
Qual è il tuo hobby segreto quando non giochi?
«Mi piace tanto giocare a scacchi, mi rilassa, aiuta la mente anche in campo. Guardo molte partite vecchie, studio tutte le mosse. Poi mi piacciono anche tennis, golf e freccette».
Il tuo sportivo preferito fuori dal calcio?
«Sinner ha una mentalita incredibile, prima di lui invece mi piaceva tanto quella di Nadal. Le sue sfide contro Federer sono entrate nella leggenda».
Ti sei italianizzato in qualcosa?
«Imparare l’italiano è stato importante per capire tutto quello che accade intorno a me, in campo e fuori. Anche perché all’inizio c’era Sarri che non parlava inglese, quindi se non sapevi la lingua diventava difficile capire le tattiche. Ora che conosco la maggior parte dei termini è più facile capire cosa mi chiede Baroni. Poi ho un debole per la cucina romana, mangio due volte a settimana l’amatriciana, è il mio piatto preferito!».
E in cucina come te la cavi?
«Sto imparando. Cucino un po’, anche se mi piace mangiare fuori insieme alla mia ragazza. Non è difficile scegliere, visto che ci sono tanti ristoranti. Roma è molto diversa rispetto al mio paese, dove vivono appena 4 mila abitanti. Ormai mi sono ambientato, però il cambiamento all’inizio non è stato facile. Mi trovo bene a Roma, mi piacciono tanto le persone che ci sono. Soprattutto i nostri tifosi».
Parli poco della tua vita privata: come hai conosciuto la tua compagna Olivia, anche lei calciatrice?
«Stiamo insieme da sette anni, ci siamo conosciuti a scuola quando eravamo piccoli. Anche lei gioca a calcio, adesso a gennaio cambierà squadra e sono molto felice per lei, sono sicuro che diventerà una grande calciatrice. Ha una tecnica incredibile, è fantastico fare lo stesso lavoro perché ci capiamo e sosteniamo a vicenda».
Come vorresti essere ricordato in futuro dai tifosi della Lazio?
«Sogno di vincere lo Scudetto con questa maglia! Giocare tante partite con la Lazio, diventare un idolo e vincere un trofeo».
Gus, un altro big match per chiudere il 2024: c’è l’Atalanta...
«Ci aspetta un’altra grande partita. Non sarà facile vincerla sia per noi che per loro, conosciamo il nostro valore in casa e cercheremo con tutte le forze di conquistare i tre punti».
Quanto è stato importante battere il Lecce a livello mentale dopo l’Inter?
«Molto. Ci ha permesso di riscattarci dopo lo 0-6, non era facile sotto l’aspetto psicologico. Abbiamo vinto una partita difficile e ora siamo pronti per la prossima sfida contro l’Atalanta, la nostra testa è lì. Siamo in fiducia, sappiamo di poter vincere».
Lo scorso anno 3 gol in campionato, ora sei già a 2: senti di poter segnare ancora di più?
«Sì, mi sento molto bene. Voglio fare più gol e assist per aiutare la squadra a vincere. So di poter fare ancora meglio».
Dove ti ha aiutato Baroni a migliorare?
«Mi ha aiutato tantissimo dandomi subito fiducia dall’inizio. Il mister ha capito che le mie qualità potevano dare una mano alla squadra. Ora gioco nel mio ruolo preferito, largo a destra, e sono felice».
É quella di Napoli finora la tua notte più bella vissuta con la Lazio?
«Una bella notte, una serata indimenticabile. Un gol che ci ha permesso di espugnare un campo difficilissimo contro una grande squadra».
Siete una squadra giovane ma di qualità: qual è il calciatore che ti ha stupito di più per quanto è cresciuto?
«Gila. Mario è fortissimo, anche in allenamento fai fatica a superarlo, è veloce e ha grinta. Ci aiuta tantissimo, sono felice di poter giocare con lui».
Ora lo puoi svelare: cosa ti ha detto Radu la prima volta che lo hai visto qui alla Lazio, dopo avergli creato molti problemi con il Midtjylland?
«Mi ha detto che si è ritirato per colpa mia (ride, ndr)! Scherzi a parte, il Boss è una leggenda di questo club, mi ha insegnato molto».
Chi è invece il calciatore più forte al mondo nel tuo ruolo?
«Adoro Salah. Vedo tutte le gare del Liverpool, la squadra che tifavo da piccolo. Segna in ogni partita, crea sempre occasioni pericolose. Sogno un giorno di diventare come lui anche se non è facile ovviamente».