Pagine Romaniste
·16 April 2025
Lanciato da De Rossi, ora Svilar è intoccabile: la Roma deve blindarlo

Pagine Romaniste
·16 April 2025
Pagine Romaniste (L. Meriggioli) – Mile Svilar si è preso la Roma. Lo ha fatto senza clamore, senza proclami, ma con prestazioni sempre più solide e convincenti. L’ultima, nel derby pareggiato contro la Lazio, ha avuto il sapore dell’ennesima consacrazione: attento, sicuro, decisivo quando serviva. In una partita dove ogni dettaglio conta doppio, lui ha risposto presente.
Una trasformazione che porta la firma di Daniele De Rossi. È stato proprio DDR, subentrato a Mourinho lo scorso anno, a puntare su di lui con coraggio, ribaltando le gerarchie tra i pali. Svilar è passato da vice silenzioso a titolare indiscutibile, con una crescita costante e un rendimento che ha dato solidità a tutta la squadra.
Contro la Lazio (MVP) ha blindato la porta, dando sicurezza al reparto e dimostrando ancora una volta la sua capacità di leggere le situazioni. Uscite puntuali, parate pulite, piedi educati. Ma soprattutto: sangue freddo. Mile gioca con calma, ma non è passivo. Guida la difesa, si fa sentire, comunica. È un leader silenzioso, ma presente. Da quando ha preso il posto da titolare, la Roma ha cambiato marcia anche dietro. Più equilibrio, meno incertezze. E la sensazione è che, con lui, la squadra si senta più protetta.
Il suo contratto scade nel 2027, ma la Roma non può permettersi di aspettare. Il rendimento del portiere ha già attirato l’attenzione di diversi top club: meglio muoversi ora, con un rinnovo che non sia solo formale, ma che lo riconosca come parte centrale del progetto. Svilar è un investimento che può durare anni, e va blindato prima che il mercato cominci a bussare con insistenza.
In una Roma che sta ritrovando anima e identità con Ranieri in panchina, Svilar rappresenta perfettamente lo spirito del nuovo corso: giovane, affamato, determinato, aldilà di chi sarà il nuovo tecnico. Tenerlo, valorizzarlo e costruire attorno a lui è una scelta strategica. Perché chi dimostra sul campo di meritare fiducia, deve essere premiato. La Roma ha già il suo numero uno del futuro. Ora deve fare in modo che resti anche il numero uno del presente.