Calcio e Finanza
·14 December 2024
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·14 December 2024
Lo stadio della Lazio nel nuovo Flaminio non è più solo un desiderio del patron Claudio Lotito. Con la consegna dello studio di prefattibilità il sogno è diventato un progetto concreto, con un nuovo anello attorno all’opera di Nervi, per un totale di 50mila spettatori, un investimento di 392 milioni e una Ztl speciale attorno allo stadio, nei giorni delle partite.
Ma prima di dire che l’impianto sarà realizzato Lotito dovrà risolvere più di qualche questione. Per prima cosa superare i pareri della Soprintendenza e poi presentare studi convincenti sul traffico e sugli accessi allo stadio con mezzi alternativi alle auto. Nel frattempo, il progetto è partito e durante la riunione di ieri lo stadio è stato mostrato nei dettagli.
La Lazio – spiega l’edizione romana de La Repubblica – vuole realizzare un involucro, molto simile nello stile allo stadio di Nervi, attorno all’attuale Flaminio, tra centinaia di nuovi alberi e una pavimentazione fonoassorbente. Se autorizzato ci vorranno tre anni di lavori, ma l’impianto è immaginato con tutti gli standard UEFA, per ospitare le partite di EURO 2032, prefigura un impianto con negozi, aperto anche ai concerti, e si chiude con la richiesta di eventuali contributi pubblici.
Tuttavia, non sono poche le insidie sul percorso. Per prima cosa va ricordato che sul Flaminio è in corso una conferenza dei servizi anche sul progetto alternativo della Roma Nuoto. Quello della Lazio dovrà essere valutato dagli stessi enti che oggi stanno esaminando la proposta dei rivali giallorossi. E l’ostacolo più grande è il parere della Soprintendenza.
Il Flaminio è un’opera tutelata e i dubbi dell’ente sarebbero molti, a partire dalla copertura visiva del prospetto del vecchio stadio. In molti pensano che se la Soprintendenza ha espresso diverse riserve per il progetto della Roma Nuoto, che non tocca la struttura del Flaminio, la stessa non potrà che essere molto più dura con il progetto della Lazio.
Nonostante Lotito abbia assoldato nella sua squadra Pierluigi Nervi, ieri sono state espresse perplessità sull’iter. Altri dubbi sono poi emersi sulla mobilità. Lotito ha ipotizzato una Ztl che si attiverà tre ore prima delle partite e sette di parcheggi di scambio, alcuni a Saxa Rubra e Tor di Quinto, da dove i possessori di biglietto potranno arrivare allo stadio in sei minuti, su apposite navette.
La Lazio prevede poi il recupero del ponte Baily e affida alla futura fermata Auditorium della linea C il compito di far arrivare altri tifosi. Ma in quella zona la terza metro romana non arriverà prima del 2032, mentre lo stadio, se tutto andrà bene, sarà pronto tra 4-5 anni. A tutti questi dubbi dovrà dare risposta la conferenza dei servizi. Entro la fine della primavera del 2025.
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