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·15 November 2024

Lione, assegnata retrocessione provvisoria e blocco mercato: la situazione

Article image:Lione, assegnata retrocessione provvisoria e blocco mercato: la situazione

Terremoto totale in casa Lione, la DNCG ha infatti confermato diverse sanzioni molto pesanti al club vista la loro situazione finanziaria, il club è retrocesso momentaneamente in Ligue 2 con un blocco del mercato e con diverse multe da pagare.

Incredibili le decisioni prese dalla riunione del DNCG (ente che si occupa di controllare la situazione finanziaria dei club francesi) di questo pomeriggio. Il Lione subisce una “retrocessione” momentanea in virtù della loro precaria situazione economica, verificata dopo un massiccio controllo dei conti del club. Il club subirà altri controlli e tutto l’esito dell’indagine non è ancora chiaro. Situazione tragica per il club che se non risolve al più presto la situazione potrebbe trovarsi davvero a giocare nella seconda lega francese con tutti i danni economici del caso dovuti ai proventi televisivi e alla mancata possibilità di pagare determinati stipendi e trattenere giocatori importanti. Il Lione rischia davvero di ritrovarsi in una spirale apparentemente senza fondo da cui uscire sembra essere estremamente difficile.


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Lione, le radici della crisi

A giugno 2022, il Lione ha danneggiato, forse irreparabilmente, il corso della sua storia. Dopo aver guidato il club per 35 anni, Jean-Michel Aulas ha ceduto la maggioranza delle sue azioni dell’Olympique Lyonnais (OL) alla società ‘Eagle Football’, presieduta dall’imprenditore americano John Textor. Questo ha segnato la fine della sua storica presidenza, anche se inizialmente Aulas aveva dichiarato che avrebbe continuato a essere coinvolto nel club con una quota di azioni ridotta e un ruolo meno rilevante come presidente onorario per i successivi tre anni. Tuttavia, nel mese di maggio dello scorso anno, Textor tolse ad Aulas anche il titolo presidenziale, lasciandolo solo come azionista di minoranza.

Come se non bastasse, a luglio 2023 la DNCG interviene una prima volta  ed esaminando i conti del club impone le prime restrizioni:  Imposizione di un tetto ingaggi e limiti alle spese di mercato, una fucilata per un club che avrebbe dovuto mirare alle competizioni europee. Come se non bastasse, l’ex presidente Aulas riesce a far congelare a fine agosto ben 14,5 milioni di euro dalle casse del club. Insomma dunque, una situazione esasperata che affonda però le sue radici in dei problemi noti già da diversi tempo a cui però non si è riusciti a trovare una soluzione.

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