Milan, Conceicao in conferenza: «Noi lottiamo tutti i giorni per avere una rivoluzione, è importante come squadra. Futuro? Ora sono concentrato solo su…» | OneFootball

Milan, Conceicao in conferenza: «Noi lottiamo tutti i giorni per avere una rivoluzione, è importante come squadra. Futuro? Ora sono concentrato solo su…» | OneFootball

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Calcionews24

·14 March 2025

Milan, Conceicao in conferenza: «Noi lottiamo tutti i giorni per avere una rivoluzione, è importante come squadra. Futuro? Ora sono concentrato solo su…»

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Nella conferenza stampa odierna l’allenatore rossonero Sergio Conceicao ha presentato la sfida di domani pomeriggio a San Siro contro il Como. Le parole

Il tecnico del Milan Sergio Conceicao, nella giornata di oggi ha presentato in conferenza stampa il match in programma domani pomeriggio a San Siro contro il Como di Cesc Fabregas. A seguire le sue parole.

SETTIMANA DI LAVORO – «Molto molto importante. Siamo nella seconda settimana che non abbiamo impegni a metà settimana. Per noi è stato importante lavorare su situazioni di gioco e a livello fisico dove avevamo bisogno. La risposta dei ragazzi è stata fantastica come spirito. Mi piace vedere lo spirito che hanno, anche in partitella sono allegri e contenti. Stiamo lavorando su cose su cui non abbiamo mai lavorato tutto insieme».


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OBIETTIVO CHAMPIONS LEAGUE – «Noi lottiamo tutti i giorni per avere una rivoluzione, è importante come squadra. Se c’è questo a livello di risultati miglioriamo. Pensiamo al presente, abbiamo una partita importante e difficile col Como. Non ho bisogno di pensare troppo in avanti, bisogna lavorare tutti i giorni e si vede gioia nel lavorare, anche quando lo facciamo forte. Loro sono contenti. Il gruppo sta bene. Mi hanno dato una risposta fantastica in queste due settimane. Bisogna continuare su questa strada, poi faremo i conti».

ASPETTI SU CUI LAVORARE – «Cerchiamo di lavorare su tutti i punti di vista: fisica, tattico ed emozionale. Sono molto soddisfatto di questa settimana come lo ero la scorsa. Abbiamo iniziato molto bene col Lecce, poi nel secondo tempo abbiamo creato tanto e fatto tre gol, potevamo farne anche di più. Le altre squadre hanno qualità, allenatori bravi… Qua in Italia nessuna partita è facile. Una volta sì, ora mi sembra più equilibrato, diverso e più difficile».

VOCI SUL FUTURO – «Non posso controllare quello che dicono e pensano gli altri. Posso controllare cosa facciamo in allenamento, il resto è quello che è. Sono uomo di calcio da tanti anni, sono abituato a tutto. A volte sembra di mancare un po’ di rispetto alle persone che sono ancora qua, ma sono abituato, è il calcio».

VOGLIA DI RIVALSA CONTRO FABREGAS ACCOSTATO AL MILAN – «Se la motivazione partiva da questo allora ero malato, dovevo andare in ospedale. La motivazione arriva dalla voglia di vincere una partita difficile contro una squadra che ha qualità, con giocatori interessanti e uno staff tecnico bravo. Bisogna studiare i loro punti forti e le loro debolezze e fare il nostro lavoro, concentrandoci su di noi. Se facciamo quello su cui abbiamo lavorato allora siamo più vicini a vincerla. È Milan contro il Como, non Conceiçao contro l’allenatore avversario».

RAMMARICO DI NON AVER COMINCIATO LA STAGIONE – «Non c’è. Quando sono arrivato qua sapevo del calendario non facile con una rosa che aveva principi di gioco dati da altri allenatori».

LEAO TITOLARE – «Volete arrivare in modo simpatico a queste cose… (ride, ndr). Non voglio individualizzare. Rafa è uno dei migliori giocatori del campionato italiano, può anche esserlo del mondo. Ci ho parlato, siamo molto diretti. Abbiamo un rapporto fantastico, è molto disponibile ed è pronto per aiutare la squadra, sia dall’inizio che al quarantesimo che al novantesimo».

ASTINENZA SANTIAGO GIMENEZ – «In queste settimane abbiamo avuto tempo di lavorare su altre cose, abbiamo lavorato in modo specifico su attacco, difesa e centrocampo. È un lavoro di tutta la squadra quando reagisci quando perdi palla. È tutto lavoro di squadra, funziona come lavoro di squadra, così come per attaccare si comincia dal portiere. Dobbiamo lavorare con tutti i reparti per raggiungere l’equilibrio. Stiamo lavorando per arrivare a questo equilibrio, per essere pericolosi davanti e a livello difensivo per non far arrivare gli avversari con facilità».

PROBLEMI DIFENSIVI – «Quando l’avversario fa gol c’è sempre un errore, che può essere collettivo o individuale. Ma succede dappertutto. Prima di venire qua ho avuto una riunione video con la linea difensiva per vedere cosa non abbiamo fatto bene. La transizione attacco-difesa la fanno, ma bisogna sapere come fermare il contropiede avversario. Possiamo farlo e dobbiamo farlo, abbiamo giocatori veloci. Stiamo lavorando tutti i giorni, sono contento di lavorare su situazioni su cui prima lavoravamo solo in video. Ora lavorando sul campo è diverso. Non è che da un giorno all’altro si riesce ad essere perfetti, tutti i giorni c’è qualcosa da migliorare ma stiamo facendo quello».

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