DirettaCalcioMercato
·21 November 2024
Milan, Moncada sui rinnovi di Maignan e Theo: “Le trattative stanno andando bene, vogliono rimanere”
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·21 November 2024
Il direttore tecnico del Milan, Geoffrey Moncada ha raccontato a MilanNews.it le ultime riguardo ai rossoneri e alla sua vita.
Ecco le parole di Moncada a MilanNews.it:
Com’è la tua giornata qua a Milanello? – “Faccio subito un meeting con la mia squadra, sia sul programma della giornata che della settimana. Parliamo con Zlatan, con Kirovski di tutte le cose che dobbiamo fare. Anche con il team manager. Si parla delle partite che abbiamo visto e di tanto. Abbiamo un gruppo giovane, che ha bisogno d’essere seguito. È importante parlare con loro non solo di calcio, ma anche delle cose che gli accadono o che gli servono fuori dal campo. Per aiutarli. Milanello è la casa della nostra parte sportiva, dove c’è anche Milan Futuro”.
Qual è il rapporto con Ibrahimovic? – “Ci sentiamo tutti i giorni. Ci vediamo a Casa Milan, a Milanello, andiamo a mangiare insieme. Abbiamo un buon rapporto, molto diretto. Vuole sapere le cose senza perdere tempo, mi piace. Siamo insieme tutti i giorni”.
A che punto siamo con i rinnovi di Theo Hernandez e Maignan? – “Abbiamo cominciato da due mesi le discussioni. Posso dire che siamo messi bene. Non so quale sarà il primo ma abbiamo cominciato molto bene. Sono veramente tutti contenti, non ho visto nessuno che voglia andare via. Potete chiedere a loro, sono tutti contenti qui al Milan”.
Come ha confermato, nei giorni scorsi, Reijnders… – “Ribadisco: siamo e sono contenti al Milan. Stiamo lavorando. Dobbiamo provare a chiudere le cose che abbiamo aperte”.
E i rinnovi sono frutto anche di quanto fai star bene il ragazzo… – “Esatto, non c’è solo la parte del campo. Noi dobbiamo metterli nelle migliori condizioni possibili per poter fare bene, ma anche costruire un rapporto diretto con noi. Con me e Zlatan non hanno problemi. È vero, noi siamo giovani a livello anagrafico, ma con noi possono parlare in maniera diretta e veloce. Possiamo discutere e siamo qua per aiutare la squadra”.
Quanto vi ha inorgoglito, come gruppo di lavoro, essere riusciti a trattenere Leao in un momento in cui sembrava potesse succedere altro? – “Prima di tutto bisogna ringraziare la società. Hanno fatto un grande lavoro, non era facile. Quando Rafa vuole fare le cose, e l’avete visto a Madrid, nessuno può fermarlo. E per questo è sempre bene tenere un profilo del genere: è il numero 10 del Milan, sono troppo contento di averlo con noi. E non è finita qua”.
Come si sceglie un giocatore da San Siro? – “Mi piace vedere le partite contro le squadre di Premier League, lì c’è una pressione mostruosa. Anche partite di club turchi o greci: un club olandese, ad esempio, che va a giocare lì è molto importante per vedere come il giocatore reagisce ad un certo tipo di ambiente. A San Siro non è facile, sì. Ma se abbiamo paura di uno stadio non va bene, quindi il nostro lavoro è anche aiutarli sotto questo aspetto”.
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