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·29 March 2025

Napoli, Conte a L’Equipe: “Con la Juventus siamo andati oltre la nostra immaginazione”

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Aspettando l’inizio del match tra Napoli e Milan, che andrà in scena domenica 30 marzo alle ore 20.45, il mister degli azzurri Antonio Conte ha lasciato un’intervista molto interessante a L’Equipe, famoso quotidiano francese, dove ha parlato del suo passato alla Juventus e del record di imbattibilità sulla panchina dei bianconeri, sottolineando anche l’importanza del ruolo dell’allenatore.

Napoli, Conte a L’Equipe: “Con la Juventus siamo andati oltre la nostra immaginazione”

Di seguito le dichiarazioni del mister del Napoli: “Non perdere nemmeno una volta in stagione è inimmaginabile  e non è mai un qualcosa che pianifichi. Quell’anno, siamo andati anche in finale di Coppa Italia, dove abbiamo perso contro il Napoli, la nostra unica sconfitta in stagione. Quindi si, abbiamo superato le nostre previsioni più ottimiste. A me quello che interessava, dal momento in cui ci siamo trovati in testa alla classifica, era lottare per lo scudetto, e disturbare il più possibile il Milan, che era il campione in carica e che aveva una squadra molto più forte della nostra. Erano i favoriti, c’erano Ibrahimovic, Thiago Silva, Gattuso, Nesta, Ronaldinho… l’obiettivo etra stare tra i primi tre. Poi nell’ultima fase della stagione eravamo proprio dietro. In quel momento, l’obiettivo è diventato quello di vincere.


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La motivazione delle ultime partite era conquistare il titolo. Per il PSG è diverso, perchè hanno un vantaggio: non penso che abbia mai fatto questa impresa nella sua storia. Una volta raggiunto l’obiettivo, ci può sempre essere un relax psicologico, e nelle ultime partite puoi avere meno motivazione nella tua testa. Questo è il grande pericolo. Noi all’epoca non abbiamo avuto la possibilità di rilassarci, perchè il Milan era li, vicino a noi. Penso che il PSG abbia meritato la qualificazione contro il Liverpool in tutte e due le partite. Hanno giocato molto bene all’andata, attaccando ma hanno perso occasioni importanti. So cosa significa giocare ad Anfield, in una partita con una posta cosi alta, e non è per tutti. Il Liverpool è una squadra formidabile, sono primi in Premier League con un margine importante.

Un allenatore non deve essere troppo tranquillo, è il tormento della squadra, deve sentire ogni calo di tensione, ogni calo di motivazione, deve essere in grado di trovare il modo di svegliare tutti e mantenere la concentrazione al massimo. Ma penso che Luis Enrique non abbia bisogno dei mie consigli, sta facendo un ottimo lavoro”.

Mario Di Domenico

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