Nella vasca del de Kuip, l’Inter nuoti e azzanni: agire non guardare | OneFootball

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·4 March 2025

Nella vasca del de Kuip, l’Inter nuoti e azzanni: agire non guardare

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L’Inter domani al de Kuip contro il Feyenoord per il primo atto degli ottavi di Champions League. Simone Inzaghi carica alla vigilia.

AGIRE NON GUARDARE – E che Champions League sia. Meno di 24 ore e l’Inter ritroverà la Coppa dalle grandi Orecchie. Domani al de Kuip di Rotterdam contro il Feyenoord, i nerazzurri sono chiamati alla prima sfida contro gli olandesi. Il ritorno prossima settimana a San Siro. “Non ci piace guardare gli altri“. Ha chiosato così Simone Inzaghi durante la conferenza stampa alla vigilia della partita alla domanda sui troppi impegni dell’Inter e sul calendario intasato. Il tecnico nerazzurro non ha voluto, giustamente, trovare alibi. Anche perché di alibi non ce c’è. Anzi, è solamente soddisfazione, gioia, per citare altri due aggettivi espressi dal tecnico nerazzurro alla suddetta domanda. Mentre gli altri guardano, l’Inter gioca. Stanchezza? Certo. Possibilità di vincere o non vincere nulla a fine anno? Logico. Ma intanto, è giusto provarci.


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L’Inter in Champions League contro il Feyenoord: dare tutto!

TUTTO IN CAMPO – Provarci anche con le assenze. Sì, perché domani contro il Feyenoord, Simone Inzaghi avrà a che fare con diverse defezioni. Peraltro tutte concentrate in un unico reparto: le fasce. PS: anche il Feyenoord del neo-allenatore Robin van Persie è tartassato dagli infortuni. In Olanda ne contano addirittura 15. Ecco perché l’emergenza infortuni è un fattore, ma guai a considerarlo a farne il tema principale. Nel catino del de Kuip, che in italiano significa “vasca”, l’Inter dovrà nuotare, restare a galla, non affondare e anzi cercare di azzannare l’avversario. Con quali armi? Sicuramente con l’esperienza. Ma anche con la maggior qualità. Da Lautaro Martinez a Thuram, passando per Barella e l’ala inedita Bastoni. Senza tralasciare la tecnica di Zielinski, favorito per una maglia da titolare su Mkhitaryan. Esperienza, qualità e garra agonistica. Quest’ultimo elemento, in certi casi, potrebbe sovrastare i primi due fattori. Insomma, domani servirà tutto. Servirà la vera Inter.

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