Paulo Sousa Fiorentina: «Consigli a Palladino? Non ne ha bisogno, sa quello che deve fare, hanno tutto per andare in Champions, ma…» | OneFootball

Paulo Sousa Fiorentina: «Consigli a Palladino? Non ne ha bisogno, sa quello che deve fare, hanno tutto per andare in Champions, ma…» | OneFootball

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Calcionews24

·3 March 2025

Paulo Sousa Fiorentina: «Consigli a Palladino? Non ne ha bisogno, sa quello che deve fare, hanno tutto per andare in Champions, ma…»

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Le parole di Paulo Sousa, ex tecnico della Fiorentina: «Puoi ancora raggiungere la Champions League e giovedì con il Panathinaikos…»

Paulo Sousa ha rilasciato una lunga intervista a La Nazione in cui ha parlato del suo percorso da allenatore e della Fiorentina, tra gli obiettivi che può raggiungere le difficoltà che sta vivendo. Di seguito le sue parole.

QUAL È IL SEGRETO DEL SUO SUCCESSO?«Passione, ambizione, umiltà e lavoro. Continuando a lavorare sui tuoi giocatori con l’obiettivo di vincere sempre. Giocare per il punticino non è mai stato per me, anche quando allenavo la Salernitana e bisognava salvarsi».


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DETTA COSÌ SEMBRA FACILE…«Trovare continuità e identità è difficile, ma se hai anche alle spalle un club con ambizione e organizzazione sei oggettivamente avvantaggiato».

GUARDANDO AL PASSATO, COSA NON RIFAREBBE?«Le rispondo in modo semplice e diretto: sono un uomo felice».

SEMBRA UNA MOSCA BIANCA…«Tutte le decisioni che ho preso nella mia carriera hanno fatto sì che arrivassi qui. E qui sono felice. Ringrazio il mondo del calcio che mi ha portato a essere ciò che sono e mi ritengo fortunato. Quindi perché avere rammarico?».

CHE CALCIO HA TROVATO LÌ?«È stata una bella sorpresa. Ha una dinamica di crescita, anche per certe scelte legate ai giocatori ‘residenti’ che porterà la lega a migliorare entro tre anni ed entro cinque la Nazionale sarà molto competitiva».

MERITO ANCHE SUO, NON SIA MODESTO…«Non sarò io a dirlo, ma i miglioramenti dei dieci giocatori under 23 ‘residenti’ che ho in squadra. Sono concentrato nel portare questi ragazzi a un livello più alto possibile».

PARLIAMO DI FIORENTINA…«Sempre molto volentieri, un’esperienza incredibile, nella quale la sinergia tra pubblico e squadra fu fantastica».

L’ULTIMA VOLTA CHE LA FIORENTINA AVEVA PIÙ DI 45 PUNTI DOPO 27 GIORNATE ERA LA SUA STAGIONE 2015/16…«Sono emozioni uniche che mi porterò sempre dentro. Un gruppo cresciuto con un forte senso di identità e che aveva stretto un legame grande con l’ambiente».

HA QUALCHE CONSIGLIO PER PALLADINO?«Raffaele non ha certo bisogno dei miei suggerimenti e sa bene quello che deve fare».

MA IL CONFRONTO È INEVITABILE…«Oggi la Fiorentina ha una rosa incredibile in numero e qualità, e lui ha idee chiare e orientato nelle sue scelte. Come del resto lo era anche Italiano. Per questo sono sicuro che farà bene».

NELL’ULTIMO PERIODO, PERÒ, LA SQUADRA HA AVUTO DIFFICOLTÀ…«Può succedere. Ma quando hai una proprietà forte e ben determinata come lo è Commisso, tutto si può fare. Al presidente deve andare il massimo riconoscimento per quello che sta facendo per il club, con investimenti importanti. Le dirò di più».

SONO CURIOSO…«La Fiorentina ha tutto per andare in Champions e fare un percorso ottimo. Soprattutto se tutti andranno dalla stessa parte, ambiente compreso. Come è successo per il Napoli quando vinse lo scudetto. Firenze non ha niente da invidiare a quella piazza e neppure a Bergamo, che ha creato stabilità tecnica e finanziaria. A Firenze c’è un progetto secondo me entusiasmante».

MA IN QUESTO MOMENTO LA SQUADRA È IN DIFFICOLTÀ…«Quando Firenze trova una connessione squadra-tifosi raggiunge una chimica unica. L’unione di tutti e tra tutte le componenti sta alla base dei risultati».

IL MERCATO DI GENNAIO HA PORTATO TANTI NUOVI GIOCATORI…«Questo mercato può essere fondamentale e pericoloso. Nella pre-stagione hai la possibilità di lavorare e creare identità. Ora devi lavorare in fretta e magari evitare infortuni e su questo la Fiorentina non è stata fortunata. Ci vuole calma e pazienza».

LA SUA FIORENTINA FINÌ QUINTA E ANDÒ IN EUROPA LEAGUE…«Quella attuale, non sono scaramantico, può fare molto meglio. Come detto, grazie all’unione di tutti, con coraggio e ambizione, senza perdere fiducia nelle proprie qualità».

DA EX DEL PANATHINAIKOS E DELLA FIORENTINA, COSA ASPETTARSI DALLA SFIDA DI GIOVEDÌ?«La Fiorentina non deve temere nulla, ma giocherà in un ambiente speciale. Caldissimo, capace di prendere per mano la squadra nei momenti di difficoltà ed esaltarla nei momenti positivi».

IL PANATHINAIKOS È GUIDATO DA UN ALTRO PORTOGHESE, RUI VITORIA…«Lo conosco, ha dato stabilità e il suo è un gioco molto organizzato che propone calcio. Cura molto i dettagli e predilige il gioco offensivo, come recita la scuola portoghese dei tecnici».

HA VINTO TANTE COPPE, QUALCHE CONSIGLIO PER LA FIORENTINA?«Bisogna dare un senso semplice e chiaro: le finali spesso non si ‘giocano’, ma si vincono. Devi avere determinazione in quello che puoi controllare».

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