Piemonte Lazio Women: «Il poker con l’Inter ha un sapore speciale, felice per la convocazione, ma la priorità rimane la Lazio; classifica? Qualche rimpianto c’è» | OneFootball

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·12 February 2025

Piemonte Lazio Women: «Il poker con l’Inter ha un sapore speciale, felice per la convocazione, ma la priorità rimane la Lazio; classifica? Qualche rimpianto c’è»

Article image:Piemonte Lazio Women: «Il poker con l’Inter ha un sapore speciale, felice per la convocazione, ma la priorità rimane la Lazio; classifica? Qualche rimpianto c’è»

Piemonte Lazio Women, le parole della calciatrice sul poker all’Inter, la convocazione in nazionale e i prossimi playout

Martina Piemonte ha parlato ai microfoni di LSC: di seguito le parole dell’attaccante della Lazio Women sul poker all’Inter, la convocazione in nazionale e i prossimi impegni delle biancocelesti in chiave salvezza.

POKER ALL’INTER – «Ha un sapore speciale, il mio rientro in Italia è stato tutto di corsa. Adesso sto iniziando a godermi tutto. Convocazione? L’ho saputo adesso, appena rientrata in spogliatoio. Sono soddisfatta, ma priorità sempre alla Lazio. Il quarto gol è stato unico, ho lanciato la maglia ed è la prima volta che l’ho fatto. È assurdo. Qualcosa di indescrivibile. Sono stati mesi difficili dopo il ritorno dall’Inghilterra, c’era tutto dentro».


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ESIGENTE – «Molto. Oggi primo giorno di allenamento, ho iniziato a urlare. I quattro gol me li sono già dimenticati. Le mie compagne infatti, mi hanno rimproverato. Hanno tanta pazienza e io rompo veramente tanto».

SE GUARDA IL CALCIO MASCHILE – «Sono una delle poche che non lo segue come le altre, mi piace giocare ma guardare mi scoccia. Qualche partita sì, ma preferisco guardare altri sport come il basket».

CARATTERE MOLTO ESIGENTE E VOGLIA DI CAMBIARE – «Su di me, la maggior parte delle volte, questa mia fame non è stata capita ed è stata un problema, vista come negativa. Sicuramente anche io, essendo giovane, sbagli ne ho fatti. Ho capito dove smussare il mio carattere, adesso ho trovato il mio equilibrio. Arrivavo nell’ufficio del presidente alla Fiorentina e spaccavo tutto, non mi facevo problemi a dire “Pres le devo parlare”. Qui alla Lazio, Bianchi è molto paziente. Ora non lo faccio e se lo dovessi fare, lo faccio con la testa. Non mi sono mai abbattuta, non c’era tempo per piangere bisognava continuare a lavorare. Solo due volte ho scelto di cambiare e una è quando ero alla Roma, l’altra dal Milan all’Everton. Dalla Fiorentina al Milan è stata più obbligata la scelta».

ESEMPIO – «Patrizia Panico è un esempio in campo e fuori. Anche lei ha sempre avuto questo carattere importante, lei mi ha aiutato tanto negli ultimi anni. Quando mi ha allenato, lo ha fatto benissimo anche se è stato un anno duro perché per i caratteri che abbiamo ci siamo scontrate tantissimo. È una testa calda come me. Anche in Inghilterra la chiamavo per consigli, in questi anni mi ha dato suggerimenti che ricordo ancora adesso quando ero in campo. Se mi ha consigliato la Lazio? Mi ha dato uno spunto importante, le sue parole mi hanno aiutato tanto. Sono contenta di questa scelta, ma avevo paura a ritornare e invece, posso dire orgogliosamente che questa scelta che ho fatto è una delle più belle».

LE ESPERIENZE ALL’ESTERO SONO STATE FORMATIVE – «A Siviglia si, mi ha aiutato a livello caratteriale. Mi ha insegnato a capire perché ero una matta, ho imparato a stare sola e a arrangiarmi. Mi ha fatto crescere a livello tecnico e personale, mi ha dato quel saltino in più dal punto di vista di maturità. L’Inghilterra era l’ultima parte che mancava a livello di lavoro e serietà, è tosta».

ISTINTO ED EMOZIONE – «Sono totalmente mie. Sono molto istintiva, ma sono o tutta emozione o tutto istinto. Ho imparato a avere un equilibrio tra questi due aspetti».

PARAGONE CON CASIRAGHI – «Ho visto i suoi gol alla Lazio, se mi ci rivedo? È un parolone, ma sono sicuramente valori importanti che cerco di dimostrare in campo. Sicuramente il fatto di aiutare la squadra a lottare penso un po’ mi avvicina».

GOL – «Più mi dicevano di fare gol, più non veniva. Il primo rigore sbagliato al Milan è stato pesante, il secondo contro la Fiorentina anche. Lì sono rimasta e ho detto ‘o lo ritiro o lo ritiro”. Non me l’aspettavo da me stessa e mi sono sentita responsabile dei punti persi. Quello dopo ancora l’ho preso malissimo. Devo sbatterci la testa, vorrei ritirarlo ma agisco per il bene della squadra».

RIMPIANTO CLASSIFICA – «C’è sicuramente perché abbiamo dimostrato quanto possiamo fare insieme, credo che abbiamo fatto tanto bene. Per essere una squadra neopromossa dobbiamo essere orgogliose, se non ci fosse questo tipo di campionato potevamo lottare per arrivare in alto. Nessuno si aspettava una Lazio così, grazie allo staff e al lavoro che stiamo facendo è un peccato. Ho imparato a essere positiva, posso solo che essere orgogliosa di quello che stiamo facendo».

SANREMO – «L’ho guardato fino a Jovanotti, qualche sua canzone mi piace. Mi piace Elodie da morire, sia come canta sia come personalità».

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