DirettaCalcioMercato
·3 January 2025
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·3 January 2025
Il centrale tedesco della Roma Mats Hummels ha rivelato in un’intervista le sensazioni sui primi mesi a Roma.
Mats Hummels è sicuramente uno dei giocatori più revitalizzati dall’arrivo di Claudio Ranieri. Il tedesco, prima dell’arrivo dell’ex Cagliari, aveva giocato solo 23′. In panchina l’ex Ivan Juric non gli aveva dato la fiducia che, come dimostrato nelle ultime uscite, probabilmente meritava. Ecco le sue parole a Il Messaggero:
Come arriva al derby contro la Lazio? “Per il derby sono stato debilitato dall’influenza ma sto recuperando il ritmo partita e tornando in forma. Ranieri mi ha ridato fiducia, mi ha parlato fin da subito dicendomi che gli piaceva il mio modo di giocare: non aveva dubbi che avrei avuto un ruolo importante con lui”.
Quali parole ha utilizzato Ranieri per recuperarla? “È venuto, mi ha preso da parte già il primo giorno e ha cominciato a parlare dicendo che mi conosceva, che mi ha sempre seguito negli ultimi dieci anni, che gli piaceva il mio modo di giocare e che aveva visto sia la semifinale che la finale dell’ultima Champions. Non aveva dubbi che avrei avuto un ruolo importante con lui. Mi ha subito detto che mi avrebbe fatto giocare e che avevo la sua fiducia”.
Con Juric la stessa fiducia non c’è stata. “Aveva le sue idee ed io evidentemente non ero funzionale ad esse, ma con lui non ho avuto nessun tipo di problema, anzi penso che sia una brava persona. Non capisco però perché non mi abbia mai dato la possibilità di giocare. Se lo incontrerò di nuovo glielo chiederò, perché fuori dal campo era sempre gentile ma nella formazione non c’ero mai”.
Com’è arrivato alla Roma? “L’ho scelta per De Rossi, che mi aveva fatto subito un’ottima impressione. Il suo esonero è stato uno choc, sia a livello calcistico che personale”.
Cosa ha pensato dopo che è stato esonerato? “È stato uno choc non solo dal punto di vista calcistico ma anche a livello personale. Anche perché nemmeno una partita dal mio arrivo e già non c’era più. Ho un figlio che vive a Monaco, avevamo parlato di soluzioni per facilitare questo rapporto con Daniele, l’esonero ha scombussolato tutti i piani”.
Che idea si è fatto del derby contro la Lazio? “Qualcosa ho iniziato a capirla nell’allenamento del primo dell’anno al Tre Fontane. Sappiamo che è una partita che conta molto per i tifosi, son gare importanti la cui vittoria vale il doppio. La Lazio si basa molto sul collettivo, ha tanti giocatori che sono andati in gol. Domenica però vogliamo vincere noi per ridurre il gap: sono convinto che possiamo arrivargli davanti”.
Le piacerebbe avere Ranieri anche l’anno prossimo? “Parliamo di un allenatore top, l’ho capito dal primo giorno che l’ho conosciuto. E’ uno di quelli che per farsi capire e ascoltare non deve alzare la voce. Devo capire cosa farò ma lui è certamente un grande allenatore, la Roma dovrebbe tenerselo stretto. Futuro? Deciderò quest’estate”.
Com’è il suo rapporto con Dybala e Pellegrini? “Veder giocare Paulo è sempre bello: vede le cose in modo diverso agli altri e poi è anche un bravissimo ragazzo. Lui è una delle ragioni per cui sono voluto venire qui. Con Pellegrini parlo spesso e credo sia un gran capitano: mi è stato vicino quando non giocavo e si è sempre preso cura di me. E’ un bel giocatore e una bella persona. Le cose per lui miglioreranno, se lo merita”.
Perché la scorsa estate ho detto no al Bologna che avrebbe disputato la Champions? “Eravamo vicinissimi, mi fecero un’ottima impressione: allenatore, staff, ambiente e struttura. Poi però nel momento di dire sì non ero convinto al 100% e ho declinato la proposta”.