Sarri: “Tanti problemi personali e tante offerte ma aspetto quella giusta. Il Milan? Non commento” | OneFootball

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·22 February 2025

Sarri: “Tanti problemi personali e tante offerte ma aspetto quella giusta. Il Milan? Non commento”

Article image:Sarri: “Tanti problemi personali e tante offerte ma aspetto quella giusta. Il Milan? Non commento”

Da circa un anno Maurizio Sarri non allena, da quando improvvisamente ha deciso di dire addio alla Lazio stupendo tutto l’ambiente biancoceleste. Ma lui è fatto così e le sue scelte sono spesso lontane da quelle che sembrano scontate per altre persone.

Sarri: “Tanti problemi personali e tante offerte ma aspetto quella giusta. Il Milan? Non commento”

Nelle dichiarazioni rilasciate al Corriere della Sera l’ex tecnico del Napoli ha parlato di tutto, anche del periodo poco felice che ha dovuto affrontare.


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MOMENTO DELICATO “È stato complesso stare lontano dal calcio, ma anche per problemi di carattere personale: è venuta a mancare mia madre e mio zio a cui ero molto legato. Mia moglie è stata in terapia intensiva e anch’io ho subito un infortunio. Ci siamo ripresi dopo un periodo difficile”. LE OFFERTE RICEVUTE “Offerte? Ne ho ricevute diverse, anche dall’Arabia, ma nessuna di queste mi ha suscitato quel qualcosa in più da farmi accettare e ricominciare. Negli ultimi dieci anni ho lavorato in club importanti, spero di ricevere la giusta chiamata per tornare in campo, ma deve esserci quella scintilla, altrimenti resto fermo. Se mi ha chiamato il Milan prima di prendere Conceiçao? Preferisco non rispondere, le dico che non ho vacillato sulle proposte che mi hanno fatto. Dove mi sentirei a mio agio? In Serie A, in Italia, è il campionato che rispecchia al meglio le mie caratteristiche. Anche la Premier League ha un fascino unico”. IL QUASI ACCORDO CON IL MILAN NEL 2015 “Dopo il colloquio Galliani mi disse che la trattativa stava andando a buon fine. Ma poi non lo sentii più: secondo me il Cavaliere trasalì quando lesse una mia intervista dove dissi che non avrei votato Renzi perché troppo a destra come Berlusconi”. I RAPPORTI CON I PRESIDENTI “Aurelio De Laurentiis forse è la persona più complessa, ma gli sarò sempre riconoscente per avermi fatto allenare la squadra per cui tifavo da bambino. Lotito è diverso da come appare: gli voglio bene ma le discussioni sono state frequenti nell’ultimo periodo. Dopo un secondo posto e la vendita di Milinkovic Savic mi aspettavo rinforzi. Alla fine, avevo attaccato il mio malcontento alla squadra”. COSA GLI E’ MANCATO DI PIU’ DEL CALCIO “Mi è mancato tutto, dalla preparazione all’adrenalina, tranne una cosa, il mercato: sembra la soluzione a tutto, ma non si parla mai di come accrescere il talento. Ho visto molte partite sulle piattaforme specializzate. Ma un conto è vedere le partite, un divertimento di 90’. Un altro è studiarle, un lavoro di tre ore”. GLI ALLENATORI E IL GIOCATORE A CUI E’ RIMASTO PIU’ LEGATO “Mi auguro che la stessa distinzione valida fra i giocatori, non fra giovani e vecchi ma fra bravi e meno bravi, si applichi anche ai tecnici. Il valore di un allenatore deve essere però misurato sul torneo più lungo, il campionato. Non sulla coppa, dove incidono i singoli episodi. Apprezzo molto il Como di Fabregas, apprezzo il progetto e la connessione con il club. È stato un mio giocatore quando allenavo al Chelsea, è un ragazzo molto arguto. Ci siamo incontrati e ha preso appunti sulla tattica. È un ragazzo umile. Ci vuole molto tempo per assimilare i miei concetti di gioco? E’ un luogo comune: sono arrivato al Chelsea a fine luglio, a settembre abbiamo ottenuto risultati straordinari. Mi hanno dato del lamentoso quando ho sollevato il problema dei calendari, ora tutti protestano: certamente con tante gare ravvicinate un gioco più rozzo si assimila prima. Il calciatore preferito? Sono legato a un ragazzo, sensibile e delicato, che avrebbe potuto avere una carriera strepitosa, Riccardo Saponara”.

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