Pagine Romaniste
·7 January 2025
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·7 January 2025
La Gazzetta dello Sport (A. Pugliese) – Per lo scacco matto c’è ancora tempo, intanto però Claudio Ranieri ha mosso (e bene) tutte le sue torri. Il che, sostanzialmente vuol dire che in meno di due mesi l’allenatore della Roma è riuscito a rimettere quasi tutte le cose al posto giusto, ridando un’anima – e anche una speranza – alla truppa giallorossa.
La prima mossa di Ranieri è stata quella di evitare “fenomenismi”, dando spazio alle cose semplici. Ha cercato di ridare una rotta alla barca, che dopo l’esperienza-Juric era praticamente destinata alla deriva. Il passo iniziale è stato cosi quello di ridare entusiasmo e gioia alla squadra, cercando il modo migliore per far sì che il gruppo ritrovasse subito l’autostima in se stesso. “Nei posti di lavoro non servono despoti, ma chiarezza d’intenti”, il suo credo. Del resto, quando è arrivato la squadra era giù di morale, credeva poco in quel che faceva e non aveva fiducia nel futuro.
Era fondamentale ricostruire soprattutto l’ambiente di lavoro, permettendo ai giocatori di venire a Trigoria con la gioia di esserci. “Quando mi chiamano mi metto l’elmetto e inizio a lavorare come so: essendo esigente con me stesso, ma chiedendo ai giocatori di fare lo stesso con loro”. E ora Trigoria è un ambiente di lavoro molto più bello di prima…
Foto: [Paolo Bruno] via [Getty Images]