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·16 May 2025

Stadio Maradona, c'è l'intesa tra Abodi e il sindaco di Napoli sul commissario

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Nella giornata di ieri il Giro di Italia è passato da Napoli, ma non lontano dal percorso seguito dai ciclisti si è svolto un incontro che potrebbe portare alla svolta definitiva per quanto riguarda i discorsi sullo stadio Diego Armando Maradona.

Come riporta l’edizione odierna de Il Mattino, ieri c’è stato un faccia a faccia fra il ministro per lo Sport Andrea Abodi e il sindaco Gaetano Manfredi. L’obiettivo comune, a cui sembra aver dato il suo benestare e appoggio il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis, è quello di accelerare sulla riqualificazione dell’impianto cittadino per poterlo candidare come una delle cinque sedi italiane di EURO 2032, che sarò co-organizzato con la Turchia.


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L’incontro è avvenuto poco prima che il Governo approvi un decreto che istituirà una struttura commissariale per gli stadi, attribuendo ai sindaci il ruolo di commissari. La fumata bianca si attende per fine maggio e questo è stato forse l’argomento principale fra il ministro e il primo cittadino partenopeo.

«Abbiamo parlato dello stadio con il ministro Abodi – ha dichiarato Manfredi –. Il Governo ci sostiene ed è molto attento alla questione. Stiamo andando avanti partendo dal Masterplan, che ora è anche nelle mani del Napoli. Naturalmente, attendiamo le decisioni del presidente De Laurentiis». Una decisione definitiva che è attesa a breve, visto che nelle prossime settimane, come detto, il sindaco Manfredi diventerà ufficialmente il commissario della questione stadio: «Sono pronto ad assumermi la responsabilità di commissario per lo stadio: non mi tirerei mai indietro davanti a qualcosa che riguarda la mia città», ha concluso il primo cittadino di Napoli.

Sulla questione commissario, nelle scorse settimane, il ministro Abodi aveva dichiarato: «Si introdurranno procedure semplificate, necessarie per accelerare l’iter e superare eventuali alibi. Vogliamo raggiungere un obiettivo comune, che riguarda quasi tutti gli stadi italiani. Il Governo ha già illustrato a Manfredi quali saranno i margini d’azione, sia sul piano amministrativo sia su quello finanziario. Il pacchetto prevede opportunità concrete: non si tratterà di fondi a fondo perduto, ma di investimenti, piccole quote partecipative, garanzie e contributi sugli interessi attraverso il credito sportivo e culturale».

Con i poteri straordinari conferiti dal decreto, il Comune potrà anche rivolgersi a investitori esterni, qualora De Laurentiis si tirasse indietro, ipotesi comunque non prioritari per il momento. Un esempio concreto riguarda il terzo anello: Palazzo San Giacomo intende accelerare al massimo i tempi per la riapertura, convinto che il suo recupero – dopo 21 anni di chiusura – sia tecnicamente possibile. È già pronto anche un cronoprogramma che prevede l’inizio dei lavori prima dell’inizio della prossima stagione calcistica. La capienza dello stadio salirebbe così dagli attuali 52.000 a circa 60.000-62.000 posti, un vantaggio anche economico per il Napoli e che starebbe spingendo De Laurentiis ad appoggiare il progetto.

Il Masterplan contiene una valutazione tecnica chiara: «Sulla base dello studio effettuato – si legge – è stata accertata la possibilità di attuare interventi che mitigano le vibrazioni e consentono il pieno utilizzo del terzo anello dello stadio Maradona». Lo studio porta la firma dell’assessore alle Infrastrutture Edoardo Cosenza. Il Comune si è inoltre dichiarato disponibile a finanziare direttamente i lavori e ha offerto a De Laurentiis anche il supporto per la progettazione dell’intera riqualificazione dello stadio, da realizzare secondo gli standard UEFA, in vista di EURO 2032.

In attesa della messa in campo del decreto commissari da parte del Governo, sembra che tutte le carte riguardanti lo stadio Maradona ormai siano sul tavolo, in attesa della decisione definitiva che a questo punto non si dovrebbe fare attendere molto.

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