Torino, Cairo svela: «Da piccolo tifavo Milan, ora motivato col Toro. Cessione? Ecco come stanno le cose» | OneFootball

Torino, Cairo svela: «Da piccolo tifavo Milan, ora motivato col Toro. Cessione? Ecco come stanno le cose» | OneFootball

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Calcionews24

·17 December 2024

Torino, Cairo svela: «Da piccolo tifavo Milan, ora motivato col Toro. Cessione? Ecco come stanno le cose»

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Urbano Cairo torna a parlare, ecco le dichiarazioni del presidente del Torino, dal tifo per il Milan al sogno europa, poi la verità sulla cessione del Toro

In occasione della cena di Natale della Cairo Communication, svoltasi ieri sera (lunedì 16 dicembre) in quel dell’Hotel Principe di Savoia a Milano, il presidente del Torino Urbano Cairo ha tenuto un lungo discorso, toccando – in maniera non solo tangenziale – diversi temi legati al mondo granata. Ecco un estratto delle sue parole, raccolte da Toro Zone. Dal passato tifo per il Milan, alla verità sulle voci circa la cessione del club sabaudo. Ma anche il sogno Europa, la contestazione e tanto altro ancora:

Le dichiarazioni di Urbano Cairo:


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IL TIFO PER IL MILAN – «Sono motivato come il primo giorno. Io da piccolo tifavo Milan… Il Toro era la mia seconda squadra, tifavo anche Toro, dopodichè da quando ho preso il Toro penso soltanto al Toro e non ho mai pensato a nient’altro, ci mancherebbe!»

LE RICHIESTE DEI TIFOSI DEL TORINO – «La gente mi chiedeva: ‘Presidente, se potessimo rimanere sempre in Serie A’. Beh, in questi 12 anni siamo stati 8 volte nella parte sinistra della classifica».

GLI INIZI COL TORINO – «Ho preso una squadra fallita, senza centro sportivo e palloni e l’ho riportata in Serie A nella parte sinistra della classifica. I tifosi vogliono di più e li capisco, tutti vogliono di più».

IL GRANDE TORINO E PIANELLI – «Una volta il Torino era il Grande Torino, poi negli anni ‘70 quel Pianelli che vinse lo Scudetto e fece molto bene, due anni prima che andasse via c’era uno striscione che diceva ‘Pianelli vattene’».

CONTESTAZIONE – «Un certo Sergio Rossi che metteva 5 miliardi all’anno, che sono gli stessi che ho messo io l’altro giorno per rimpinguare le casse, l’hanno contestato perchè non andava allo stadio. Tutti contestati! La situazione è questa qua».

IL FUTURO DI CAIRO E IL TORINO – «L’ho detto: se qualcuno più bravo e/o più ricco di me si presenta e mi fa un’offerta, io lo cedo il Toro! Se mi dice: ‘Porto il Toro in Champions League, vinco lo Scudetto o vado in Europa League’ ma facile… Ci sta che dopo quasi 20 anni uno sia stanco».

ANCORA SULLA CESSIONE DEL TORO – «Se arriva uno bravo, bravissimo, ricco, richissimo, ci mette un sacco di soldi.. ma benissimo! Qualcosa darà anche a me, o no?! Io nel Toro ci ho messo di tasca mia €72M che non è poco. Poi mi dicono ‘eh non sono tanti’. Ma io dico: ma siamo folli…Alla fine dico, se c’è qualcuno più bravo di me io ci sono, io mi presento e dico va bene e ci mettiamo d’accordo. Poi l’ho detto un mese fa: non mi ha chiamato una persona. Magari mi chiameranno, non lo so, però per il momento nessuno»

EUROPA – «Negli ultimi tre anni eravamo lì lì per andare in Europa, poi a volte non sei fortunato, a volte non ti hanno neanche aiutato gli arbitri che ci hanno penalizzato. Mio figlio purtroppo è troppo giovane e non potrebbe nemmeno arbitrare il Toro».

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