gonfialarete.com
·1 December 2024
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Il Torino si prepara ad affrontare il Napoli in un match che, per i granata, appare come una vera e propria impresa. Dopo un avvio di stagione promettente sotto la guida di Paolo Vanoli, la squadra piemontese ha subito un crollo, frutto di una gestione di mercato discutibile e di una serie di infortuni chiave. La cessione di Raoul Bellanova, che aveva garantito equilibrio sulla fascia, e quella di Alessandro Buongiorno, pilastro della difesa passato proprio alla compagine partenopea, hanno lasciato un vuoto difficile da colmare. A peggiorare il quadro, l’infortunio di Duván Zapata, che dall’inizio di ottobre ha privato il Torino del suo terminale offensivo, rendendo l’attacco sterile e prevedibile. Con una rosa che fatica a tenere il passo delle avversarie, i risultati iniziali sono stati seguiti da una drammatica serie di 8 sconfitte nelle ultime 10 partite, evidenziando una crisi ormai strutturale.
Evidenziate da TuttoMercatoWeb, le statistiche non fanno che confermare le difficoltà del Torino. La squadra è ultima in Serie A per tiri subiti, con una fragilità difensiva evidente soprattutto nelle gare casalinghe. Il tentativo di Vanoli di imporre un gioco propositivo è fallito: i granata mancano di qualità per gestire il possesso palla e si espongono alle ripartenze avversarie. Rispetto alla scorsa stagione, il Torino ha perso l’intensità che lo contraddistingueva sotto Ivan Juric. I dati sui contrasti vinti lo vedono fanalino di coda del campionato, mentre per falli commessi occupa il terzultimo posto, un segnale di una squadra che fatica anche sul piano agonistico. La penultima posizione per dribbling riusciti certifica, inoltre, la mancanza di giocatori capaci di creare superiorità numerica, una lacuna che rende l’attacco del Torino prevedibile e inefficace.
Dall’altra parte, il Napoli di Antonio Conte arriva all’Olimpico con l’intenzione di capitalizzare le difficoltà dei granata. Forte della qualità dei suoi centrocampisti e delle soluzioni offensive sulle fasce, il Napoli può sfruttare le debolezze strutturali del Torino. Kvaratskhelia e Politano rappresentano le armi principali per allargare il gioco e mettere in crisi una retroguardia granata già in affanno. Inoltre, il pressing alto del Napoli potrebbe impedire al Torino di costruire con ordine, costringendolo a subire il ritmo e l’aggressività dei partenopei.
Andrea Alati
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