Verona, Zanetti e trasferte: il Bologna espugna 2-1 il Bentegodi con Odgaard e Cambiaghi, spezza tre tabù e sale al quinto posto | OneFootball

Verona, Zanetti e trasferte: il Bologna espugna 2-1 il Bentegodi con Odgaard e Cambiaghi, spezza tre tabù e sale al quinto posto | OneFootball

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·9 March 2025

Verona, Zanetti e trasferte: il Bologna espugna 2-1 il Bentegodi con Odgaard e Cambiaghi, spezza tre tabù e sale al quinto posto

Article image:Verona, Zanetti e trasferte: il Bologna espugna 2-1 il Bentegodi con Odgaard e Cambiaghi, spezza tre tabù e sale al quinto posto

«Entrambe ci stiamo giocando tanto», una frase tanto semplice quanto centrata quella pronunciata ieri da Vincenzo Italiano in conferenza stampa, che fotografa alla perfezione l’odierno Verona-Bologna: da un lato l’obiettivo è la salvezza, dall’altro l’Europa. Il tecnico rossoblù si presenta al Bentegodi da grande ex di turno e con tutta la rosa a disposizione eccetto lo squalificato Freuler, e propone un 4-2-3-1 con capitan Ferguson e Moro in mediana, Odgaard di nuovo titolare da sottopunta e la coppia Orsolini-Ndoye ai lati del centravanti Castro. Paolo Zanetti, autentica bestia nera per il BFC, risponde proseguendo nel solco del 3-4-2-1, con Tchatchoua e Bradaric larghi sulle fasce, Suslov e Bernede a lavorare da trequartista e Sarr come terminale offensivo. Quasi 25 mila gli spettatori presenti allo stadio, di cui circa 3.500 caldissimi bolognesi. Il match si apre con una volée fuori misura di Odgaard su torre di Castro, poi in termini di occasioni vere o potenziali non accade più nulla fino al 23’, quando un velenoso pallone piazzato in area piccola da Moro viene neutralizzato da Dawidowicz. I felsinei conducono le operazioni ma senza riuscire a rendersi pericolosi, ostacolati dal gioco ruvido e falloso degli scaligeri, che agiscono solo di rimessa. Come al 31’, quando Sarr sfugge via in velocità a Calabria ma conclude sul fondo. Lo stesso Calabria, al 38’, rischia di combinare un pasticcio tramite con un debole retropassaggio di petto verso Skorupski, che ci mette una pezza anticipando l’accorrente Bradaric, ma al 40’ ecco che l’ex capitano del Milan si erge a protagonista in positivo: incursione perentoria saltando Suslov e assist al bacio per Odgaard, che si insinua tra Valentini e Coppola e insacca di giustezza col suo sinistro (quinto gol per lui). I padroni di casa accusano il colpo, e al 43’ rischiano di capitolare ancora: errore di Valentini che spiana la strada ad Orsolini, ma proprio sul più bello il numero 7 scivola e non riesce a calciare. E così si va al riposo ‘solo’ sullo 0-1. Dopo l’intervallo Zanetti si gioca la carta Tengstedt al posto di Bernede, passando al 3-4-1-2, e Italiano sostituisce l’ammonito Moro con Aebischer. Il Bologna comincia subito a premere forte e a collezionare chance per il raddoppio: al 3’ sassata da sottomisura di Odgaard su perfetta imbeccata di Ndoye e miracolo di Montipò, bravissimo anche su una rasoiata dal limite di Orsolini al 4’, poi al 9’ Ndoye è impreciso nella conclusione col destro. L’Hellas, sornione, attende il varco giusto per pungere, e lo trova al 16’: guizzo di Suslov, filtrante per Tengstedt, primo tocco respinto da Skorupski e tap-in di testa. Ma non vale, perché il danese viene pescato in fuorigioco. Superato lo spavento, gli ospiti ripartono da dove avevano lasciato, e al 18’ servono ancora i guantoni di Montipò per dire di no ad Aebischer. In campo ora ci sono pure Cambiaghi (al posto di Orsolini) e Dominguez (fuori Odgaard), e al 25’ la gara subisce un ulteriore scossone: Ndoye parte da lontano puntando la porta e una volta arrivato attorno ai sedici metri viene steso da Valentini, che rimedia il secondo giallo del suo pomeriggio e viene espulso. Il Verona però non si perde d’animo e di lì a poco il solito Tengstedst, su sponda di Sarr e sfruttando un errore di Miranda, ha sul piede la palla del pareggio ma la spedisce alle stelle. E allora al 33’ i felsinei, graziati, ne approfittano per chiudere (almeno all’apparenza) i conti: Dominguez serve centralmente Cambiaghi e quest’ultimo scarica un mancino non irresistibile su cui Montipò sbaglia l’intervento a terra e viene trafitto. Sembra fatta, ma al 35’ una fiammata scaligera produce l’immediato 1-2: cross teso di Tengstedt e zampata nel sacco di Mosquera, forse di braccio ma non per il VAR che convalida la rete. E quindi per il Bologna, nel finale, c’è da stringere i denti e gestire il possesso con enorme lucidità, senza concedere agli avversari chance che potrebbero rivelarsi letali. Per fortuna, o meglio per bravura, Ferguson e compagni completano l’opera nel modo migliore, eccezion fatta per il neo entrato Dallinga che al 94’ si divora il tris tutto solo davanti a Montipò. Poco male, è comunque vittoria (la prima in trasferta dal 21 dicembre) con annesso quinto posto momentaneo insieme alla Lazio, impegnata lunedì a Roma contro l’Udinese: qualche brivido di troppo, è vero, ma a 10 giornate dal termine del campionato questa squadra merita tutti i complimenti possibili.

HELLAS VERONA-BOLOGNA 1-2


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HELLAS VERONA (3-4-2-1): Montipò; Dawidowicz, Coppola, Valentini; Tchatchoua (40’ st Livramento), Niasse, Duda, Bradaric (23’ st Lazovic); Suslov (31’ st Kastanos), Bernede (1’ st Tengstedt); Sarr (31’ st Mosquera). A disp.: Berardi, Perilli, Daniliuc, Faraoni, Ghilardi, Okou, Oyegoke, Ajayi, Cissé, Lambourde. All.: Zanetti

BOLOGNA (4-2-3-1): Skorupski; Calabria, Beukema, Lucumí, Miranda; Ferguson, Moro (1’ st Aebischer); Orsolini (13’ st Cambiaghi), Odgaard (23’ st Dominguez), Ndoye; Castro (39’ st Dallinga). A disp.: Bagnolini, Ravaglia, Casale, De Silvestri, Erlic, Holm, Lykogiannis, El Azzouzi, Fabbian, Pobega, Pedrola. All.: Italiano

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