Ambrosini: «La Champions è sempre SPECIALE per il Milan. Il mio ESORDIO? Emozionante. E contro il Bayer Leverkusen…» | OneFootball

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·29 de septiembre de 2024

Ambrosini: «La Champions è sempre SPECIALE per il Milan. Il mio ESORDIO? Emozionante. E contro il Bayer Leverkusen…»

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Ambrosini: «La Champions è sempre SPECIALE per il Milan. Il mio ESORDIO? Emozionante. E contro il Bayer Leverkusen…». L’intervista

Ambrosini ha concesso un’intervista a Milan Tv a due giorni da Bayer Leverkusen Milan.

IL VALORE DEL CHAMPIONS – «La Champions è sempre stata speciale, dall’esordio. Secondo me colpevolmente speciale. Nel senso che abbiamo riservato troppe energie alla Champions rispetto al campionato. Negli anni potevamo fare meglio in campionato».


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IL SUO ESORDIO IN CHAMPIONS – «Eravamo in hotel e quando Oscar Tabarez mi disse che avrei giocato la sera perché Boban aveva la febbre ricordo l’esatto momento in cui stavo schiacciando il tasto dell’ascensore, lui venne da me e disse “hai capito che giochi stasera?”. E io “ma in che senso?” Mentalmente ricordo l’emozione di quel momento lì e dal pomeriggio alla sera le sensazioni strane che mi hanno attraversato. Ho rivisto la formazione di quella squadra lì e metteva un po’ i brividi»

XABI ALONSO E IL BAYER LEVERKUSEN – «Se analizzi il giocatore per il modo di giocare era predisposto. Aveva grande personalità e determinazione. Chi fa il centrocampista, ha qualità tecniche e passa un grande periodo al Liverpool ci mette anche una cattiveria agonistica che in Inghilterra è fondamentale. Quando giocavi contro di lui avevi la percezione che faceva viaggiare la palla bene, la grande personalità e grande capacità fisica. In finale per 3-4 volte siamo andati a contrasto in maniera pesante. Era un grande giocatore con grande personalità. Da allenatore sta stupendo per la velocità con cui sta facendo cose nuove. Giocare contro il Bayer Leverkusen è tosta, sarà una partita molto tosta».

RICORDI EUROPEI IN GERMANIA – «Freddo. Se parli con qualcuno di noi la priam cosa che ti raccontano di DOrtmund della prima partita del girone era che c’erano dieci gradi sotto zero. Quando uscimmo a fare riscaldamento fuori sapevi che era freddo, ma eravamo passati dall’hotel al pullman allo stadio e l’avevamo percepito. La prima volta che prendi respiri l’aria e ti si gela nei polmoni e dici “come fai a giocare qua?” Poi andò bene, fece gol Pippo. Anche a Monaco vinciamo i quarti di finale. Tanti ricordi, a Madrid ho un grande ricordo: vinciamo con Leonardo 3-2 con gol di Pato. Fummo anche un po’ fortunati, la partita ci girò bene in generale. Carlo è Carlo non c’è niente da dire, se parliamo di Carlo stiamo qui fino a domani».

LA NUOVA CHAMPIONS – «Dopo la prima giornata ho dei dubbi in generale sul fascino di questa prima fase. Dopo la prima partita non c’è la sensazione di dramma sportivo se perdi. Se andava male la prima la seconda avevi la percezione che eri quasi fuori: le prime partite avevano un’importanza notevole. Adesso un po’ forse, mi auguro di sbagliare, c’è la sensazione che hai tante opportunità in più e puoi riprendere la situazione. Quindi un po’ di fascino e quelal sensazione che la prima e seconda partita siano fondamentali un po’ la tolgono. Magari mi sbaglio, vediamo. Sicuramente è un vantaggio per il Milan che ha avuto difficoltà alla prima e ha più cartucce da sparare».

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