Blob Calcio 2024: il mese di giugno. Ancelotti boom, il rimpianto di Ranieri, le speranze della Nazionale e un’Italia shock all’Europeo | OneFootball

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·25 de diciembre de 2024

Blob Calcio 2024: il mese di giugno. Ancelotti boom, il rimpianto di Ranieri, le speranze della Nazionale e un’Italia shock all’Europeo

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Blob Calcio 2024, tutto quello che c’è da sapere e gli eventi più importanti nel mondo del calcio per il mese di giugno

Blob Calcio 2024, tutto quello che c’è da sapere e gli eventi più importanti nel mondo del calcio per il mese di giugno.

Beppe Severgnini: «La vittoria in Champions League di Carlo Ancelotti — la terza con il Real Madrid, la settima in totale (conteggiando le due da calciatore con il Milan)  — ha spinto il Financial Times a lodarne la saggezza spensierata. «Il valore dell’età di Ancelotti non è la prudenza. È quasi il contrario: una sfida alle convenzioni, nata dal fatto di non preoccuparsi più della propria reputazione. Parte della sua spensieratezza è innata, senza dubbio. Ma è cresciuta, non diminuita, con il tempo».Claudio Ranieri: «Rimpianti? Non aver vinto lo scudetto con la mia Roma. Oggi posso dirlo: l’avrei volentieri scambiato con il titolo del Leicester»Jorginho: «Fagioli vede il gioco, ma magari deve lavorare un po’ sull’impatto, ma arriverà col tempo. Lui ha qualità tecnica, vede bene le giocate. Cosa gli ho detto? Di mantenere l’intensità che è importante per la nostra squadra. E di dare ritmo, che stava scendendo, per rimanere più compatti».Fabio Caressa: «Bisogna vedere l’inserimento di Chiesa un po’ più dentro il gioco sia da esterno che seconda punta. Il doppio playmaker Jorginho-Fagioli ad una intensità più alta non so se possa essere così interessante. Non ho dubbi che debba giocare Cambiaso, ho dubbi su Fagioli che piace molto a Spalletti».Cesare Prandelli: «Scamacca è molto migliorato negli ultimi mesi, una crescita che lascia ben sperare. Però deve far gol. L’Europeo è la sua grande occasione».Federico Bernardeschi: «Manca fantasia all’Italia? No, penso che ci siano molti giocatori di qualità. Basta guardare la formazione anti Albania: Jorginho fa girare la squadra, Barella si è affermato a livello internazionale, ha fatto un grande salto anche grazie alla finale di Champions, dietro ci sono Bastoni e Calafiori che impostano e Di Lorenzo che spinge, Chiesa salta l’uomo e Pellegrini lega le due fasi, in attacco Scamacca è diventato quello che tutti ci aspettavamo, perché le qualità le ha sempre avute. Dimarco è più un attaccante che un quinto e in porta c’è Gigio, uno piccolino… miglior giocatore dell’Europeo e quest’anno semifinale di Champions. Forse non ci sono tanti giocatori che possono creare superiorità numerica, ma la qualità non manca».Francesco Calzona: «Italia-Spagna? Io sposo per intero quello che dice Spalletti. Intendo dire che l’Italia è una squadra che non si deve distrarre, non può permettersi cali d’attenzione. Si parla tanto del palleggio degli spagnoli, il palleggio è nella loro cultura, ma non è che a noi la palla scotti. Barella sa giocarla, Jorginho, Cristante e Pellegrini anche. Gli esterni pure e i due centrali Bastoni e Calafiori non hanno paura di trattarla. Per non parlare di Di Lorenzo e Dimarco. Chi può garantire che, se abbiamo la palla noi, ce la portino via? Abbiamo qualità, l’uno contro uno, sappiamo giocare nello stretto».Igor Tudor: «È stato sorprendente, difficile da motivare. La Spagna è fortissima, ma tutti si aspettavano qualcosa in più dall’Italia. Sulle motivazioni tattiche non entro, ma sono convinto che la differenza vista in campo tra le due formazioni non sia reale».Luciano Spalletti: «L’esperienza di Brozovic, Modric e Perisic sicuramente potrà incidere. Quando si ha a che fare con questi totem bisogna prenderli sull’intensità e sulla vivacità. Sono dei grandissimi calciatori».Daniele Dallera: Una nazionale che in un Europeo riesce a battere a fatica solo l’Albania per diritto divino e si salva all’ultimo secondo contro la Croazia strappando un pareggio che ci ha portato a questo ottavo di finale e a una verità amara e inaccettabile: Nazionale di scarsa qualità, così piccina che la Svizzera è sembrata il Real Madrid».

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