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·14 de mayo de 2025

Bologna, fra storia ed Europa: quanto vale vincere la Coppa Italia

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Un’occasione unica per tornare a vincere un titolo dopo 51 anni. È così che l’ambiente Bologna ha descritto la finale di Coppa Italia contro il Milan che attende gli uomini di Vincenzo Italiano che questa sera scenderanno in campo allo stadio Olimpico di Roma.

Nel 1973/74 il Bologna vinse il suo ultimo titolo, che fu proprio una Coppa Italia, la seconda nella storia rossoblù. Inoltre, per i felsinei una vittoria rappresenterebbe anche il pass per la partecipazione alla prossima Europa League, che ormai non è più garantito tramite il campionato, visto che i posti a disposizione diminuirebbero in caso di successo del Milan.


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Oltre a fare la storia a livello di risultati, la vittoria della Coppa Italia per il Bologna porterebbe al club anche un grande vantaggio economico. Oltre al premio garantito dal successo nella coppa nazionale, vanno considerati gli introiti minimi garantita dalla UEFA per la partecipazione alla prossima Europa League.

Va ricordato, inoltre, che il Bologna quest’anno ha giocato la Champions League che per Orsolini e compagni si è conclusa dopo la prima fase ma ha rappresentato per il club emiliano un bel tesoretto pari a oltre 36 milioni di euro. Un ritorno in Europa, anche se in quella meno nobile, permetterebbe alla società di potersi garantire ulteriori introiti.

Bologna vantaggi vincere Coppa Italia – Gli introiti garantiti dalla UEFA per l’Europa League

La partecipazione alla prossima Europa League, che fa parte del nuovo ciclo (con cambio di format) iniziato in questa stagione, garantirebbe al Milan un incasso di 4,31 milioni per la sola partecipazione, quota garantita per ognuno dei 36 club coinvolti nella seconda competizione UEFA 2025/26.

A questa cifra va aggiunta la quota variabile derivante pilastro “value”, un nuovo segmento pensato dalla UEFA con il cambio del format per accorpare market pool (il valore del mercato dei diritti televisivi) e il ranking storico/decennale. La somma complessiva che sarà distribuita andrà divisa in due parti:

  1. La parte europea – legata al mercato dei diritti tv del continente, distribuita in base a un ranking creato utilizzando la media tra il peso del singolo mercato nazionale e il ranking UEFA su cinque anni;
  2. La parte non europea – legata al ranking storico/decennale, esclusi però i punti guadagnati per i titoli conquistati nella storia.

Per calcolare la quota europea spettante ai club italiani, siamo partiti da due assunti, che abbiamo considerato aderenti alla realtà. Questo perché al momento la UEFA ha deciso di non fare disclosure sui dati che sarebbero stati necessari ad effettuare un calcolo ancora più preciso.

Il primo assunto riguarda la divisione della cifra totale che sarà distribuita per il pilastro “value” tra parte europea e parte non europea. Prendendo per buone le ipotesi messe sul tavolo dalla UEFA nei documenti consultati da Calcio e Finanza, abbiamo considerato che i 198 milioni di euro da distribuire saranno così ripartiti: parte europea al 75% (148,5 milioni di euro) e parte non europea al 25% (49,5 milioni di euro).

Il secondo assunto riguarda invece la posizione del mercato italiano dei diritti tv della Champions League rispetto agli altri mercati nazionali. Considerando il market pool complessivo della stagione 2023/24 e avendo verificato – sulla base delle indiscrezioni di stampa – un sostanziale mantenimento dello status quo anche per il ciclo 2024-2027, abbiamo posizionato il mercato italiano dei diritti tv al quinto posto per valore dietro a Francia, Inghilterra, Spagna e Germania.

Partendo da questi presupposti, allo stato attuale (e considerando le formazioni potenzialmente qualificate per la prossima edizione dell’Europa League), il Bologna incasserebbe circa 3,79 milioni di euro per quanto riguarda la quota europea e 670mila euro per quanto riguarda la quota non europea.A questa cifra garantita andrebbero poi sommati i premi per le prestazioni sportive all’interno della competizione che garantisce 450mila euro per ogni vittoria e 150mila per ogni pareggio nella prima fase. Inoltre, è previsto un bonus extra è previsto per il piazzamento nella classifica finale: ogni club tra il 1° e l’8° posto incasserà 600mila euro, mentre le squadre dal 9° al 16° piazzamento ne riceveranno 300mila.

Nell’ultima Europa League, infine, Lazio e Roma hanno incassato in totale, rispettivamente, 23 e 20 milioni di euro. I biancocelesti si sono qualificati al primo posto nella league phase uscendo però ai quarti di finale, mentre i giallorossi sono dovuti passare dagli spareggi visto il 15° posto con una eliminazione agli ottavi per mano dell’Athletic Bilbao.

Bologna vantaggi vincere Coppa Italia – Il ranking e una via alternativa per la Champions

Sempre sul fronte europeo, non va dimenticato che ottenere la vittoria della Coppa Italia e il conseguente accesso all’Europa League consentirebbe al Bologna di continuare ad alimentare il proprio ranking UEFA. I rossoblù, inoltre, potrebbero contribuire potenzialmente alla corsa per il posto extra nella Champions League 2026/27.

Inoltre, proprio la partecipazione all’Europa League e la possibilità di conquistare il trofeo, varrebbero come strada alternativa per entrare in Champions League nella stagione successiva qualora la missione tramite il campionato dovesse fallire. Un vantaggio che sfrutterà una tra Manchester United e Tottenham proprio in questa stagione.

Bologna vantaggi vincere Coppa Italia – Il bonus per la Coppa Italia

Tra i vantaggi per chi vince la Coppa Italia, oltre alla possibilità di sollevare un trofeo, non va dimenticato anche il premio per la squadra che si laurea campione nella coppa nazionale. La differenza tra chi ottiene il successo e la finalista perdente è di 2,5 milioni di euro circa, con i campioni che incasserebbero intorno ai 7,1 milioni di euro, mentre l’altra finalista 4,6 milioni di euro.

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