Bruno Conti: «I compagni più forti, gli allenatori più importanti: vi racconto tutto. E lo scudetto della Roma, la giornata più bella della mia vita» | OneFootball

Bruno Conti: «I compagni più forti, gli allenatori più importanti: vi racconto tutto. E lo scudetto della Roma, la giornata più bella della mia vita» | OneFootball

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·2 de febrero de 2025

Bruno Conti: «I compagni più forti, gli allenatori più importanti: vi racconto tutto. E lo scudetto della Roma, la giornata più bella della mia vita»

Imagen del artículo:Bruno Conti: «I compagni più forti, gli allenatori più importanti: vi racconto tutto. E lo scudetto della Roma, la giornata più bella della mia vita»

Le parole di Bruno Conti, bandiera della Roma e campione del mondo nel 1982: «Il giorno dello Scudetto il più bello della mia vita: tra i compagni in Azzurro ecco il più forte»

Eroe del Mundial ’82, campione della Roma scudetto del 1983, Bruno Conti si è raccontato a La Stampa.

COSA FA OGGI – «E adesso faccio il Coordinatore tecnico delle categorie che mi piacciono di più. Dagli under dieci agli under quattordici, ovviamente sempre alla Roma».


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COME STA – «Bene, tutto a posto, anzi alla grande. Ho subìto un intervento, è andato bene e anche la Tac mi fa stare tranquillo».

SEMPRE TIFOSO ROMANISTA – «(Ride ndr) Assolutamente! Mio padre aveva il sangue veramente giallorosso. Quando mi prese la Roma impazzì. Aveva sette figli, lui si alzava alle 4 e tornava a casa alle 7 di sera per fare il muratore a Roma. Seppe la notizia, io avevo diciassette anni, e gli si illuminò la faccia».

IL COMPAGNO PIU’ FORTE IN AZZURRO – «Che fatica! Eravamo un gran collettivo. Ma se proprio devo fare un nome dico Claudio Gentile. Un mostro. Ma veramente ognuno ha fatto il suo. Ciccio (Graziani), Dino (Zoff) con quella parata a fine partita col Brasile… però Gentile ha cancellato Zico e Maradona, due fenomeni, loro erano Il Calcio. Anche in quelle sfide in campionato con la Juve Claudio è quello che mi ha messo maggiormente in difficoltà. Il più amico è facile. Ciccio Graziani, ci chiamiamo “fratelli”, è simpaticissimo, poi lui di Subiaco, io di Nettuno. Ancora oggi ci facciamo scherzi pazzeschi».

GLI ALLENATORI – «Liedholm il più bravo. Mi ha insegnato il calcio ma anche la vita. Quindi, come dicevo prima, Gigi Simoni: bravissimo e simpaticissimo. Amici ne ho avuti tanti, ma ridico ancora Nils anche per mille consigli anche fuori dal campo. Mettici anche che ci ha fatto vincere quello scudetto storico…».

LO SCUDETTO DEL 1983 – «È stata la giornata più bella della mia vita, crescere in quel vivaio, il tricolore cucito sul petto, quello che dicevo di mio papà. Quando abbiamo vinto è impazzito, gli devo molto e devo molto anche ai tifosi della Roma che sono unici, anzi incredibili».

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