Cannavaro: “Conte resta? Lanciamo la monetina. Ma se mi avessero venduto Kvara…” | OneFootball

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·8 de mayo de 2025

Cannavaro: “Conte resta? Lanciamo la monetina. Ma se mi avessero venduto Kvara…”

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L’ex Pallone d’Oro tra Napoli, Inter e Champions: “Finale perfetta? Scudetto al Napoli, coppa all’Inter. Ma Conte non resta senza garanzie da 300 milioni”

Cannavaro e il sogno di un finale tutto italiano Da Napoli a Milano, passando per Parma. Fabio Cannavaro osserva il finale di stagione da spettatore illustre e racconta il suo punto di vista tra presente e passato, alla Gazzetta dello sport:


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“Il finale perfetto sarebbe scudetto al Napoli e Champions all’Inter. Inzaghi e Conte stanno lasciando il segno. Ma il calcio può essere crudele: ho vinto una Liga in rimonta e perso un Europeo all’ultimo secondo. Tutto è possibile fino all’ultima giornata.”

Il Pallone d’Oro? “Sarebbe stato di Yamal, ma l’Inter ha avuto la meglio” “Se il Barcellona avesse vinto anche la Champions, il Pallone d’Oro sarebbe andato a Lamine Yamal. Ma l’Inter è stata più forte. Yamal è un talento straordinario, ma paragoni con Maradona non reggono: Diego giocava in un’altra epoca, molto più dura per chi saltava l’uomo.”

La semifinale Inter-Barcellona: “Emozionante, folle, fantastica” Cannavaro ha vissuto con trasporto la sfida di San Siro:

“È la rivincita di Inzaghi. Dopo le critiche sul suo gioco, eccolo di nuovo in finale. Tre ore e mezza di calcio spettacolare che ha abbattuto ogni pregiudizio. E alla fine, conta chi vince.”

Su Conte: “Ha cucito l’abito su misura per McTominay. Ma resterà solo con un grande mercato” “Antonio ha lavorato sulla base dello scudetto di due anni fa. Ha valorizzato giocatori come McTominay, ha saputo gestire una società in una fase complicata. Ma non so se resterà. Serve un progetto ambizioso, con investimenti importanti. Se non gli danno almeno 300 milioni, lo vedo difficile.”

L’Inter? “Un’organizzazione eccellente e un organico di alto livello” “Inzaghi ha una squadra profonda e ben organizzata. Può permettersi il turnover e ottenere sempre il massimo. Lautaro, Çalhanoglu, Barella, ma anche Thuram: un attacco completo. E Thuram ha ancora grandi margini, come suo fratello Khéphren. Figli d’arte, si vede.”

Napoli, Inter e il futuro della panchina italiana Cannavaro lancia anche una riflessione sul futuro degli allenatori italiani:

“Perché tecnici come Fabio Grosso o Pippo Inzaghi, che dominano in Serie B, non dovrebbero avere spazio anche in A? Le società italiane devono smettere di affidarsi sempre a profili stranieri.”

L’esperienza a Zagabria: “Peccato, situazione ingestibile” “Alla Dinamo era cominciata bene, con la vittoria sul Milan. Ma la gestione societaria era difficile, ho capito subito che sarei stato il capro espiatorio. Un peccato, perché la squadra era forte. E mi ha deluso essere messo in discussione per motivi extracalcistici.”

Curiosità e retroscena: biglietti, scaramanzie e… Kvaratskhelia “Non vado a vedere la finale, meglio il divano. Troppe richieste impossibili da soddisfare.” E se gli avessero venduto Kvara a gennaio? “Avrei fatto ‘burdell’… Lo traduco?”

Un tecnico da panchina “Senza calcio non so stare. Tornerò ad allenare, ma non per forza gettandomi tra le fiamme. Intanto guardo con interesse chi sta lasciando il segno, come Baroni alla Lazio: ambiente difficile, ma ha saputo incidere.”

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