Cantore rivela: «La Juventus mi ha sempre detto che sarei tornata. Dopo la vittoria dello Scudetto una mia compagna…» | OneFootball

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·1 de mayo de 2025

Cantore rivela: «La Juventus mi ha sempre detto che sarei tornata. Dopo la vittoria dello Scudetto una mia compagna…»

Imagen del artículo:Cantore rivela: «La Juventus mi ha sempre detto che sarei tornata. Dopo la vittoria dello Scudetto una mia compagna…»

Sofia Cantore, calciatrice della Juventus Women, si è raccontata così tra passato, presente e Scudetto. Le sue dichiarazioni

gianlucadimarzio.comSofia Cantore si è raccontata così. Le parole della giocatrice della Juventus Women.

LEHMANN«Noi non parliamo mai normalmente. Tornando seri però, nonostante avessimo la stessa posizione in campo, ha sempre speso delle belle parole per me. Questo aspetto non va dato per scontato, è bello avere delle compagne di squadra che ti sostengono anche se giocano meno. Questa secondo me è la sintesi del nostro rapporto: massimo rispetto e poi insieme ci divertiamo».


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SCUDETTO«Credo che la Juve ci trasmetta anche questo. Ogni anno c’è uno spogliatoio nuovo: le ragazze arrivate questa stagione si sono integrate tutte benissimo. Una di noi (Cappelletti, ndr) dopo che abbiamo vinto lo Scudetto mi ha detto: ‘Me lo sentivo dal primo giorno’. Quando avverti questa cosa qui ti viene voglia di spingere ancora di più».

INIZI DI CARRIERA«Ho iniziato a giocare al campo dell’oratorio. Lì c’era solo il divertimento. Però se devo essere sincera penso che alla fine sia importante portare sempre quella sorta di allegria che a volte ci dimentichiamo per le pressioni che ci sono. La realtà è che quando giochi divertendoti poi esprimi al massimo il tuo talento. Da Verona fino a Sassuolo ho fatto un percorso di crescita, quindi sono contenta. Inizialmente ero un po’ spaventata però poi è andato tutto bene. In quei momenti ho sentito la vicinanza della Juventus, mi hanno sempre detto che sarei tornata».

NAZIONALE«Quando indossiamo la maglia della Nazionale rappresentiamo un po’ tutto il movimento, anche chi non ha la maglia si sente rappresentato da noi. Ci rendiamo conto che più passano gli anni e più il movimento cresce in base a quello che facciamo. Questa maglia ha una certa visibilità e ci sono tornei come Mondiali ed Europei in cui più vai avanti e meglio è».

INFORTUNIO DEL 2018«Secondo me la parte più difficile è stata quando sono rientrata in campo dopo qualche mese e non mi sentivo al livello di prima. A livello mentale è frustrante tornare in campo e avere la sensazione di non sapere più fare certe cose. In realtà è solo il tempo che ti aiuta a ritornare al tuo livello. Quello che posso dire è di avere pazienza perché io non l’ho mai avuta e l’ho vissuta magari in maniera brutta»

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