Catanzaro, Caserta: “Mentalmente non al top, ma non è il momento dei processi! Il derby non ha portato appagamento” | OneFootball

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·27 de abril de 2025

Catanzaro, Caserta: “Mentalmente non al top, ma non è il momento dei processi! Il derby non ha portato appagamento”

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Fabio Caserta, tecnico del Catanzaro, ha analizzato in sala stampa il match del “Ceravolo” perso 3-1 contro il Palermo.

Catanzaro-Palermo: il commento di Caserta

“Le sconfitte fanno tutte male, nel primo tempo siamo stati sottotono contro una squadra forte. A prescindere dai nostri demeriti, loro in questo campionato avrebbero potuto fare di più anche se adesso sono in ripresa. Noi non stiamo vivendo un buon momento dal punto di vista mentale, in questi casi l’unica medicina sono le vittorie. Fa male non vincere, ma non è il momento di fare processi perché i ragazzi hanno sempre dimostrato amore e attaccamento a maglia e città. Restano quattro finali, restiamo uniti e pensiamo al bene del Catanzaro”.


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“L’aspetto mentale è il più difficile da allenare, è quello che ti fa andare avanti. Dopo il derby non c’è stato appagamento, forse era successo solo a Modena. La squadra quando scende in campo nel modo giusto ma poi prende goal come oggi diventa tutto più difficile. Non è un alibi, è così. L’abbiamo riaperta, potevamo pareggiare con la chance di Pontisso, poi alla fine eravamo tutti avanti e abbiamo incassato il terzo goal. Pensiamo a giovedì, non a ciò che è stato: dovremo essere quelli della ripresa, non quelli del primo tempo”.

“Il centrocampo a 3 oggi c’era, abbiamo cambiato qualcosina nella posizione di Ilie, ma nelle uscite non abbiamo toccato nulla. Ho avvicinato Compagnon a Iemmello, penso che la partita sottotono non sia dovuto a questo. L’atteggiamento deve sempre portarci a stare in partita, perché le gare durano novanta minuti. Appena abbassiamo l’intensità e la concentrazione, rischiamo come oggi”.

“Altro primo tempo sbagliato? Nelle altre partite non penso che avessimo approcciato male. Quando trovi squadre che non ti fanno giocare e ti mettono in difficoltà, è normale pagare un po’ di cose. Le critiche fanno bene ma, ripeto, rinviamo i processi e pensiamo alla prossima rimanendo tutti uniti. I primi due goal pesano, il terzo meno perché eravamo sbilanciati. Stiamo prendendo troppi goal, ma ciò non è dovuto solo ai compiti della linea difensiva. Questo può dipendere anche da un inefficace filtro a centrocampo o da errori individuali. Li analizzeremo”.

“Cambi troppo frequenti di Petriccione? Ha speso tantissimo durante la stagione: avendo a disposizione anche Pompetti, ho messo Pontisso per provare a sfruttare i suoi inserimenti. Compagnon invece mi ha chiesto il cambio a fine primo tempo perché non stava bene”.

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