Cittadella, Amatucci: “Con Dal Canto la squadra è più solida e concreta, non perdiamo l’identità” | OneFootball

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·17 de febrero de 2025

Cittadella, Amatucci: “Con Dal Canto la squadra è più solida e concreta, non perdiamo l’identità”

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Francesco Amatucci, diventato ormai un faro nel centrocampo del Cittadella, è tornato a parlare dopo la sconfitta contro il Catanzaro. Riprendiamo le sue parole dal Mattino di Padova:

Catanzaro – “Siamo amareggiati, perché saremmo potuti tornare a casa con un pareggio. La nostra è stata una buona prestazione, tolto quell’errore che ci può stare, ma che ci ha tagliato le gambe. C’è stato un difetto di comunicazione, ma non mi sento di trovare colpevoli: si vince e si perde tutti insieme. Il Catanzaro ha avuto un maggiore possesso palla, ma la nostra è stata una gara attenta, sulla falsariga di come l’avevamo preparata. Ma questo aumenta il rammarico, perché abbiamo perso subendo pochissimo, tolto il gol annullato quando eravamo giù sull’1-0“.


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Squadra da trasferta – “In parte ci siamo portati dietro le scorie dell’anno scorso: in casa sentiamo quella pressione che non ci dovrebbe essere e che ci frena mentalmente. Forse in trasferta siamo un po’ più sbarazzini, ma è difficile individuare un motivo, anche perché le partite le prepariamo sempre alla stessa maniera“.

Dal Canto – “Vedo una squadra più solida e concreta. Prima se andavamo sotto tendevamo a sbracare, allungandoci, mentre ora quando succede non perdiamo la nostra identità“.

Branca – “Una figura come la sua era importante sia in campo sia in spogliatoio. Era un grande capitano, ma abbiamo anche altri elementi di spicco. Da quando è andato via, tutti abbiamo il dovere di farci sentire di più“.

Panchina – “Adesso abbiamo più soluzioni di gioco. La rosa è ben distribuita in ogni reparto e chi sta fuori deve capire che non si tratta di una bocciatura, perché può dare il suo contributo a gara in corso. Molto dipende anche dal tipo di partita che ti aspetta. I nuovi arrivati ci stanno già dando una mano“.

Posizione e Casolari – “Posso giocare sia regista che mezzala e non ho grosse preferenze. Da mezzala posso sfruttare di più le mie capacità di inserimento: quando posso cerco di farmi sentire in area. Da play sono più dentro al gioco e tocco più palloni. Casolari a Catanzaro ci è mancato perché aveva la febbre, e un grade giocatore e ha grandissime prospettive“.

Modena – “Mancano 12 partite e devono essere 12 finali. Modena non sarà meno difficile delle ultime, oltretutto è al Tombolato, dove abbiamo bisogno di trovare continuità nei risultati“.

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