calvar.it
·20 de enero de 2025
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Como-Udinese è il posticipo del lunedì della ventunesima giornata di Serie A. Al Sinigaglia il secondo tempo è acceso da due episodi arbitrali, i due cartellini rossi prima per Goldaniga e poi per Solet, entrambi per doppia ammonizione. Così al 63′ la partita è dieci contro dieci. Decisioni corrette quelle dell’arbitro Cosso?
Partiamo col dire che la soglia di intervento disciplinare del direttore di gara risulta ondivaga: zero ammoniti nel primo tempo, poi l’approccio cambia nel secondo tempo ma senza un vero e proprio evento scatenante.
Il primo giallo per Goldaniga ci può stare, perché a pallone lontano il difensore prende Lucca con due braccia e lo scaraventa a terra prima ancora che la sfera giunga in quella zona. Ma il secondo non c’è: Goldaniga è in anticipo, va due volte sul pallone e riesce ad arrivarci, poi forse c’è uno scontro falloso con il ginocchio, che comunque non è un intervento cattivo e non interrompe una potenziale occasione pericolosa.
Considerato il lasso di tempo ristretto che intercorre con l’espulsione di Goldaniga, e considerando la soglia adottata nel secondo tempo, sono sostenibili invece i due cartellini gialli per Solet. Il primo arriva per una gomitata a Diao sulla nuca; il secondo per uno “sgambetto” su Cutrone. Vero che lo prende con la gamba di richiamo, ma lo colpisce in maniera fallosa mentre si involava verso la porta.